Le Cactaceae, conosciute come cactus, sono piante succulente che comprendono circa 2000 specie, anche molto diverse tra loro. Possono assumere forme geometriche globose, colonnari, appiattite, possono crescere molto rapidamente, come i grusoni, o molto lentamente: occorrono circa 75 anni perché un saguaro ramifichi. I cactus si riproducono per via vegetativa, formando getti laterali già provvisti di radice e in grado, una volta caduti, di attecchire e crescere autonomamente. Ciò non toglie che utilizzino anche i semi: l’impollinazione dei fiori, di solito grandi e colorati, viene svolta da piccoli uccelli, insetti e pipistrelli. I frutti sono mangiati dagli animali. La polpa viene assimilata, mentre i semi passano indenni attraverso l’apparato digerente e vengono distribuiti nel territorio circostante assicurando la crescita della pianta su una vasta area.

I cactus sono originari dell’America, ma si sviluppano in molti paesi sub-tropicali. Sopportano benissimo le escursioni termiche, anche se alcune specie soffrono al di sotto dei 15 gradi centigradi. Sono piante xerofite, adatte cioè a sopravvivere in ambienti aridi. I diversi organi, sono composti da un tessuto in grado di accumulare acqua. Le cellule si gonfiano conferendo ai cactus quell’aspetto carnoso e succulento da cui deriva la definizione di pianta grassa. L’acqua assorbita è amministrata sapientemente. Per limitare la traspirazione, le foglie sono spesso trasformate in spine e l’epidermide è rivestita di cera e peluria. I cactus, così abbondanti in natura, sono una risorsa importante per le popolazioni che abitano le zone desertiche e sono tutt’oggi sfruttati per i più svariati usi. Il più ovvio, è come fonte di acqua per dissetarsi, ma contrariamente a quanto si immagini non è così semplice estrarla dalla pianta e non ha un buon sapore. Meno noto è l’uso dei succhi oleosi per fabbricare candele. Per cucire sono perfetti gli aghi delle Agave e, dalla parte legnosa dei fusti, si ottengono utensili e contenitori. I cactus sono spesso usati come recinzioni naturali: disposti lungo le sezioni di confine, proteggono proprietà e coltivazioni.

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