Friedrich Christian Anton Lang, noto come Fritz Lang, è un regista e sceneggiatore austriaco. Nasce a Vienna il 5 dicembre 1890; il padre lo spinge a studiare architettura, ma il giovane Fritz si accorge ben presto che non è la sua strada: scappa di casa e si dedica allo studio della pittura, prima a Monaco e poi a Parigi. Scoppia la Prima Guerra Mondiale e Lang si arruola nell’esercito austro-ungarico; convalescente dopo una ferita a una gamba, inizia a scrivere sceneggiature. Nel 1920 incontra l’attrice e scrittrice Thea Von Harbou, che sposa due anni dopo. Il suo primo successo è Destino, storia di una fanciulla che stringe un patto con la Morte per salvare il giovane che ama. È il tema della lotta dell’uomo contro il fato, che ricorrerà in tutto il lavoro di Lang. I forti contrasti luce-ombra, e le scenografie imponenti, collocano il film nell’orizzonte del cinema espressionista. Ancora immerso in un’atmosfera espressionista è Il dottor Mabuse, primo di una serie di film dedicati a questo malefico personaggio. A 37 anni Lang dirige Metropolis dove immagina una città del ventunesimo secolo la cui esistenza è fondata sullo sfruttamento della classe operaia da parte di pochi ricchi. Il film diventerà il modello per molte pellicole di fantascienza. Ispirato a un fatto di cronaca, M, il mostro di Düsseldorf è il suo primo film sonoro: un inquietante Peter Lorre interpreta uno dei primi serial killer apparsi sul grande schermo. Il ciclo dei film tedeschi si conclude con Il testamento del dottor Mabuse; Lang accentua i risvolti sanguinari del personaggio, alludendo esplicitamente al nazismo.

Il Ministro della Propaganda Nazista Goebbels proibisce la distribuzione del film, ma offre a Lang di dirigere la UFA, la più moderna casa di produzione d’Europa. Il regista rifiuta, divorzia dalla moglie che ha aderito al nazismo, e si rifugia a Parigi. Dopo un anno si trasferisce negli USA: Lang vive qui una nuova e rigogliosa stagione creativa, cimentandosi in tutti i generi cinematografici hollywoodiani, dal western al giallo giudiziario. Dirige una serie di successi tra cui Furia, Sono innocente e Il grande caldo; la sua visione dell'individuo vittima dal destino, e il tema dell’innocenza e della colpa, attraversano anche i film americani. In questi anni dirige due capolavori: La donna del ritratto, noir dai tratti onirici, e Dietro la porta chiusa, dall’atmosfera ambigua e surreale. Le due pellicole anticipano di alcuni anni la riflessione sul tema del doppio che sarà centrale nel cinema di Hitchcock.Negli ultimi anni di vita, tornato in Europa, riprende il suo personaggio più celebre, ne Il diabolico dottor Mabuse. È il suo ultimo film. Fritz Lang muore a Los Angeles il 2 agosto 1976 all'età di 85 anni.
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