Ludwig Mies van der Rohe è un architetto e designer tedesco. Nasce ad Aquisgrana il 27 marzo 1886. Figlio di un scalpellino, comincia a lavorare nella bottega paterna. Nel 1900 si iscrive a una scuola d’arti e mestieri, ma non prenderà mai il diploma. Trasferitosi a Berlino, lavora come disegnatore di mobili prima nello studio dell’architetto Bruno Paul, poi in quello di Peter Behrens, dove conosce i celebri Walter Gropius e Le Corbusier. Da questi maestri apprende il gusto per la purezza della forma, l’eleganza delle proporzioni, la cura del dettaglio e l’interesse verso i materiali industriali. Nel 1913 apre un suo studio.

Le sue prime opere sono improntate al Neoclassicismo tedesco e al Costruttivismo, movimento d’avanguardia fondato in Russia nel 1913 che celebra il progresso tecnico e il mondo delle macchine. Sperimenta l’uso di materiali industriali, principalmente acciaio e vetro, ma anche cemento e laterizio. Punti di partenza del suo lavoro sono l’essenzialità e la funzionalità, che si esprimono nel rigore e nella semplificazione delle forme architettoniche, come emerge chiaramente dal suo celebre motto: meno è più.

Tutto ciò prende forma nel Padiglione tedesco per l’Esposizione internazionale di Barcellona del ’29. Nella costruzione, ad armatura portante, gli spazi fluiscono gli uni negli altri. È il vuoto, insieme all’essenzialità delle forme, il grande protagonista. Non ci sono decorazioni, all’infuori di quelle naturali del materiale, come nel caso delle preziose lastre di marmo e onice delle pareti non portanti. Per il padiglione, demolito e poi ricostruito nel 1986, Mies disegna anche la celebre poltrona Barcelona Chair.

Direttore della scuola di arte e architettura Bauhaus, nel 1937, in seguito all’ascesa del partito nazional-socialista in Germania, Mies van der Rohe si trasferisce negli Stati Uniti. Nel 1947 il Museo d’arte moderna di New York gli dedica una personale: un grande onore per un artista ancora in vita. Nel 1956 a New York inizia a costruire il Seagram Building, uno dei suoi capolavori. È un grattacielo composto da scheletro in acciaio, chiuso da pannelli in vetro e bronzo. Davanti all’edificio Mies progetta una grande piazza con fontana, creando uno spazio aperto su Park Avenue.

L’ultimo edificio che realizza è il museo di arte contemporanea a Berlino, la Neue Nationalgalerie. Un’unica stanza di oltre 4.000 metri quadri con pareti in vetro, e tetto e pilastri portanti in acciaio. L’essenzialità dell’acciaio si fonde con la leggerezza del vetro, creando la sensazione di un tetto sospeso nell’aria. Mies van der Rohe muore a Chicago, negli Stati Uniti, il 17 agosto del 1969, a 83 anni. Il suo stile essenziale è diventato un classico, ed esercita tuttora grande influenza sull’architettura contemporanea.



Join OVO
* required fields

By proceeding with the registration I declare I have read and accepted the

Join OVO
OR
SIGN UP
  •   Forgot your password?
Reset your password