Il Falco è un genere di uccelli appartenenti alla famiglia dei Falconidi. Esistono circa 40 specie diverse di falco. È diffuso in tutto il mondo. Il falco è un uccello rapace e predatore, ha il becco corto e arcuato ed è dotato di artigli lunghi e affilati. La testa può ruotare di 180 gradi. Questo gli garantisce una visuale completa di ciò che lo circonda, anche se il resto del corpo rimane immobile. Ha una vista molto acuta che gli permette di avvistare le prede da notevole distanza. Ha ali lunghe e appuntite. A seconda delle specie, l’apertura alare varia dai 65 ai 110 cm. Raggiunge velocità elevate. Il Falco pellegrino è una delle specie più veloci: la sua velocità di crociera è di 80-100 km all’ora ma quando vola in picchiata verso il suolo per catturare una preda raggiunge anche i 320 chilometri all’ora. Il falco si nutre di piccoli uccelli, insetti, roditori e rettili. Avvistata la preda, si avventa su di essa, la immobilizza con gli artigli e la uccide con il becco. Per corteggiare la femmina, il maschio compie acrobazie aeree e la omaggia con numerose prede. La femmina depone da 2 a 4 uova. I piccoli vengono alla luce dopo circa 4 settimane di cova e sono accuditi dalla madre, mentre il padre procaccia il cibo. La coppia resta unita tutta la stagione per allevare i piccoli. Dopo un paio di mesi, i giovani falchi sanno già volare e cacciare da soli. Una volta autonomi, vanno alla ricerca di un nuovo territorio. In genere il falco non costruisce il nido. Sfrutta nidi abbandonati da altri uccelli o cavità protette nelle rocce. Il Gheppio invece è una delle poche specie che tende a costruire il nido da sé. Nell’antico Egitto, il falco viene ammirato per le sue doti di cacciatore e per le sua eccezionale capacità di volare. Per questo, viene considerato il padrone del cielo e simboleggia divinità potenti come Ra, il creatore dell’universo. Il falco è un animale facilmente addestrabile perciò la sua abilità predatoria viene utilizzata dall’uomo per cacciare. L’addestramento dei falchi è un’antica arte diffusa già nel medioevo chiamata falconeria. L’imperatore Federico II di Svevia è autore di uno dei più importanti trattati sull’argomento: De arte venandi cum avibus, ovvero l’arte della caccia con gli uccelli.

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