Gabriele Salvatores è un regista italiano, che nel 1992 ha vinto con Mediterraneo il Premio Oscar per il miglior film straniero.
Nasce a Napoli il 30 luglio 1950. Ancora adolescente si trasferisce a Milano con la famiglia. Qui si iscrive all’Accademia del Piccolo Teatro e a 23 anni è tra i fondatori del Teatro dell’Elfo, compagnia attiva ancora oggi. Salvatores mette in scena riletture di classici e partecipa alla scrittura di testi originali, contribuendo a rendere l’Elfo una delle esperienze più importanti della cultura alternativa italiana degli anni 70. Nel 1983 firma la sua prima regia cinematografica, Sogno di una notte d’estate, trasposizione per il grande schermo di un musical rock realizzato dall’Elfo e ispirato al classico di Shakespeare. Nel 1987 realizza Kamikazen – Ultima notte a Milano, pellicola che segue le vicende di un gruppo di comici in cerca di successo. Il cast raccoglie giovani attori della scena milanese, molti dei quali saranno presenze fisse nella produzione del regista.

Nel 1989 Salvatores raggiunge il successo con Marrakech Express, road movie sull’amicizia e sul desiderio di fuga. Gli stessi temi sono alla base del successivo Turné, ambientato nel mondo del teatro, e di Mediterraneo, che si svolge su un’isola greca durante la Seconda guerra mondiale. Mediterraneo vince l’Oscar per il miglior film straniero e regala a Salvatores la notorietà internazionale. Ma negli anni seguenti il regista attraversa un periodo di appannamento: Puerto Escondido, incentrato ancora sulla tematica della fuga, e Sud, film politico dalle atmosfere western, ricevono una tiepida accoglienza. Dopo aver diretto alcuni spot e videoclip, gira Nirvana, film di fantascienza che si interroga sul rapporto tra reale e virtuale. Con il successivo Denti, pellicola grottesca che ha per protagonista un uomo dalla dentatura abnorme, Salvatores conferma di aver ormai abbandonato il racconto generazionale degli esordi. Il cambiamento di rotta verso una maggiore sperimentazione è confermato nel 2002 da Amnèsia.

L’anno successivo firma Io non ho paura, thriller incentrato sul rapimento di un bambino. Tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti, il film risulta il suo maggiore successo dai tempi di Mediterraneo. La versatilità del regista milanese è confermata dal noir Quo vadis, baby?, che nel 2008 dà vita anche a una serie televisiva. Sempre nel 2008 esce Come dio comanda, film nuovamente basato su un libro di Ammaniti. Per la sua capacità di unire narrazione e ricerca visiva, Salvatores è una figura atipica nel panorama del cinema italiano.

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