Amedeo Modigliani è un artista italiano attivo dal 1906 fino al 1920. Con le sue sculture e i suoi dipinti rinnova i tratti lineari, coloristici e prospettici della figura umana. Amedeo Modigliani nasce il 12 luglio 1884 a Livorno da una famiglia di origine ebraica. Inizia a dipingere a 13 anni, soprattutto paesaggi, con uno stile che si rifà a quello dei Macchiaioli. Nel 1906 si trasferisce a Parigi e inizia a sviluppare il suo stile pittorico, influenzato in parte dalle avanguardie artistiche dei fauves e del Cubismo: i soggetti ritratti da Modigliani esulano da ogni regola riferita al movimento. Nel 1908 espone al Salon des Indépendants di Parigi e realizza “Il violoncellista”, una delle sue opere più importanti. Dal 1909 al 1914 si dedica quasi esclusivamente alla scultura: le sue opere s’ispirano all’arte egizia, a quella delle Cicladi e dei primitivi iberici. Sperimenta la tecnica del taglio diretto e raffigura teste e colli dalle forme allungate, con occhi scuri privi di pupille.

Nel 1914 Amedeo Modigliani decide di dedicarsi esclusivamente alla pittura. Ritrae la sua compagna Jeanne Hébuterne, gli artisti dell’epoca, i suoi amici, modelle nude: tutte le figure appaiono autonome e deformate, astratte dal contesto ambientale. La prima mostra personale si tiene a Parigi il 3 dicembre 1917, ma viene chiusa dalla polizia poco dopo l’inaugurazione perché i nudi ritratti sono considerati immorali. Amedeo Modigliani muore a Parigi il 24 gennaio 1920 all’età di 35 anni, per una tubercolosi. La sua ricerca stilistica rappresenta una svolta per la tecnica del ritratto: i suoi soggetti appaiono trasfigurati attraverso curve, colori intensi e inquadrature ravvicinate.

Fonti
Treccani; Doris Krystof “Modigliani”; Corrado Augias “Modigliani l’ultimo romantico”
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