Vincenzo Bellini è un compositore italiano. È uno dei grandi maestri dell’opera lirica dell’Ottocento. Nasce a Catania il 3 novembre 1801. La sua è una famiglia di musicisti e fin da piccolo Bellini è avviato alla musica. Dimostra subito un grande talento compositivo e l’amministrazione di Catania gli conferisce una borsa di studio per frequentare il conservatorio di Napoli, dove Bellini si trasferisce a 18 anni. Nel 1825 termina il conservatorio e l’anno successivo ottiene il primo grande successo con l’opera Bianca e Fernando. Nel 1827 si trasferisce a Milano, dove ha ottenuto l’incarico di scrivere un’opera per il prestigioso Teatro alla Scala. Il 27 ottobre va così in scena Il Pirata, che riscuote un enorme successo.
In quest’opera, la prima delle sette scritte in collaborazione con il librettista Felice Romani, lo stile belliniano è ormai ben delineato. Le melodie delle arie di Bellini sono caratterizzate da un lirismo appassionato e struggente, e sono al contempo essenziali, libere da eccessi virtuosistici: in questo modo i versi del libretto risultano più limpidi e più facilmente comprensibili. Il successo di Bellini prosegue negli anni successivi, con opere come La straniera, del 1829, I Capuleti e Montecchi, del 1830, e La sonnambula, del 1831. Tuttavia Norma, la sua opera più celebre, si rivela un fiasco alla prima rappresentazione nel 1831. Solo in seguito viene apprezzata tanto da essere considerata il suo capolavoro.
Nel 1833 lascia Milano e lavora prima a Londra e poi a Parigi. Qui il 24 gennaio 1835 va in scena la sua ultima opera, I Puritani e i Cavalieri. È l’ennesimo trionfo, e gli vale addirittura la Legion d’Onore, la massima onorificenza francese. Pochi mesi più tardi però viene colpito da una malattia intestinale e muore, il 23 settembre 1835, a soli 33 anni.
In quest’opera, la prima delle sette scritte in collaborazione con il librettista Felice Romani, lo stile belliniano è ormai ben delineato. Le melodie delle arie di Bellini sono caratterizzate da un lirismo appassionato e struggente, e sono al contempo essenziali, libere da eccessi virtuosistici: in questo modo i versi del libretto risultano più limpidi e più facilmente comprensibili. Il successo di Bellini prosegue negli anni successivi, con opere come La straniera, del 1829, I Capuleti e Montecchi, del 1830, e La sonnambula, del 1831. Tuttavia Norma, la sua opera più celebre, si rivela un fiasco alla prima rappresentazione nel 1831. Solo in seguito viene apprezzata tanto da essere considerata il suo capolavoro.
Nel 1833 lascia Milano e lavora prima a Londra e poi a Parigi. Qui il 24 gennaio 1835 va in scena la sua ultima opera, I Puritani e i Cavalieri. È l’ennesimo trionfo, e gli vale addirittura la Legion d’Onore, la massima onorificenza francese. Pochi mesi più tardi però viene colpito da una malattia intestinale e muore, il 23 settembre 1835, a soli 33 anni.
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