Ingmar Bergman è un regista svedese. Nasce a Uppsala il 14 luglio 1918. Il padre, un pastore protestante, gli impartisce un’educazione severa che alimenta la sua natura malinconica. Il piccolo Ingmar trova così rifugio nel mondo di fantasia offertogli da una lanterna magica, un giocattolo simile a un proiettore di diapositive. Nel 1936 si trasferisce a Stoccolma. Diventa scrittore e regista teatrale, e viene notato dalla casa cinematografica Svensk Filmindustri che lo assume come sceneggiatore. La sua carriera prende così due strade: il teatro che il regista definirà la sua “moglie fedele” e il cinema, una “costosa amante”. Nel 1945 dirige il primo film, Crisi, che racconta l’ingresso di un'adolescente nell’età adulta. Sono già presenti i temi a lui cari: l’incomunicabilità e l’angosciosa ricerca del senso della vita. Nel 1953 dà scandalo con Monica e il desiderio, storia di una donna adultera e inquieta. Monica è la prima della lunga serie di cosiddette donne bergmaniane, personaggi forti e vitali. La interpreta l’attrice Harriet Andersson, che diventa musa e compagna del regista.

Nel 1955 realizza Sorrisi di una notte d’estate, e viene premiato a Cannes. Gli ambienti chiusi e la messinscena scarna, che Bergman prende a prestito dal teatro, danno vita a quello che sarà definito "cinema da camera". Seguono anni di grande creatività: nel 1956 realizza Il settimo sigillo, in cui un uomo che ha perso la fede gioca una partita a scacchi con la Morte. Nel 1957, gira Il posto delle fragole, visionario viaggio che un anziano professore compie attraverso sogni e ricordi del proprio passato. Bergman, con il suo cinema introspettivo e poco incline all'azione, attira l'attenzione di cinefili e intellettuali che lo eleggono a regista di culto. I lunghi dialoghi dei suoi film, accompagnati da intensi primi piani, diventano uno stile. Negli anni '60 realizza una trilogia a tema religioso composta da Come uno specchio, Luci d’inverno e Il silenzio. Nel 1962 Come uno specchio vince l'Oscar come miglior film straniero.

Nel 1966 gira Persona, riflessione sul tema del doppio e dell’identità. E' interpretato dalle attrici Bibi Andersson, ex compagna del regista, e Liv Ullmann, sua compagna in questi anni. Negli anni seguenti realizza numerosi film per il cinema e la televisione, che culminano in Fanny e Alexander. E' la storia di una famiglia di inizio '900 vista con gli occhi dei due ragazzi di casa, l’adolescente Alexander e la piccola Fanny. Realizzato con un budget altissimo, trionfa alla notte degli Oscar aggiudicandosi 4 statuette. Bergaman ha 84 anni quando gira l'ultimo film, Sarabanda. Ingmar Bergman muore il 30 luglio 2007 nell’isola svedese di Farö. Ha 89 anni.

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