Danzatrice e coreografa, Martha Graham è considerata la progenitrice della danza contemporanea. Nasce l’11 maggio 1894 ad Allegheny, negli Stati Uniti. Alla fine dell’Ottocento, le danzatrici Isadora Duncan e Ruth St. Denis si distanziano dalla Danza Classica, che affonda le sue radici nel Rinascimento: il ballo si fa più istintivo e i piedi nudi sostituiscono le scarpette da punta. Martha Graham si interessa alle sperimentazioni di queste due pioniere e nel 1916 s’iscrive alla Denishawn School di Los Angeles, fondata da Ruth St. Denis. Nel 1926, a New York, fonda la Martha Graham Dance Company ed opera la sua rivoluzione: la danza si fa evocatrice della natura profonda dell’uomo. Partendo dalla contrazione e dalla distensione del respiro, dalle torsioni e tensioni del corpo, il movimento trasmette gli stati d’animo e le pulsioni dell’inconscio. L’anno successivo apre la Martha Graham School of Contemporary Dance: insegna i principi della sua tecnica, una danza energica, teatrale ed espressiva. Introduce nell’impianto coreografico le cadute, che evidenziano il peso del corpo e la forza di gravità, opponendosi alla grazia aerea dei danzatori classici. Utilizza spesso la battuta dell’intera pianta del piede nudo sul terreno.

La Graham è la prima a impiegare regolarmente danzatori asiatici ed afroamericani. Tra i suoi allievi c’è anche Merce Cunningham, che diventerà uno dei maggiori coreografi del secondo Novecento. Nel 1929 crea il suo primo pezzo corale, Heretic, in cui lei stessa danza, carica di energia, contrapponendosi alla postura statica del gruppo. In Frontier, uno dei suoi assolo più famosi, celebra l’epopea dei pionieri, tracciando col corpo i confini di un’immaginaria terra di conquista. Ma in questo periodo la Graham tratta principalmente temi sociali come in Chronicle, contro l'imperialismo, e in Deep Song, sulla Guerra Civile in Spagna. Nel 1936 rifiuta l’invito a prender parte alle Olimpiadi di Berlino, in segno di protesta contro Hitler; l’anno successivo si esibisce alla Casa Bianca. Dagli anni Quaranta indaga l’universo simbolico della mitologia greca, che secondo lei rimanda a una realtà psichica profonda. A 76 anni Martha Graham danza per l’ultima volta. Cade in un periodo di depressione, in cui abusa di alcool. Compone balletti fino alla morte, avvenuta nel 1991, a New York. Nell’arco dell’intera carriera firma 181 coreografie, per la sua compagnia e per danzatori come Baryshnikov e Nureyev. La tecnica Graham è ancora oggi la base dell’insegnamento della Danza contemporanea.

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