Aby Warburg è uno studioso tedesco del Novecento. Storico dell’arte e fondatore di un’immensa biblioteca, inaugura un nuovo metodo per l’analisi di quadri e sculture che verrà detto iconologico. Nasce il 13 giugno 1866 ad Amburgo da una famiglia di banchieri ebrei. Figlio primogenito, è destinato a gestire la banca di famiglia, ma nutre un profondo interesse per la cultura umanistica. Deciso a dedicarsi agli studi, lascia la gestione della banca al fratello minore, in cambio di un vitalizio per l’acquisto di libri. Nasce così la Biblioteca per la scienza della cultura, a cui Warburg dedicherà la sua vita.

A 20 anni inizia gli studi di archeologia, filosofia e storia dell’arte all’università di Bonn. In seguito si trasferisce a Strasburgo, dove consegue il dottorato con una tesi sui dipinti di Botticelli. Compie lunghi soggiorni a Firenze, che testimoniano un rapporto profondo con l’arte e la cultura italiana. Lo studioso amava infatti definirsi “ebreo di sangue, amburghese di cuore, fiorentino di anima”. Fin dagli esordi Warburg s’interessa al Rinascimento, che studia con un approccio innovativo. In quest’epoca, infatti, l’analisi delle opere d’arte si fonda soprattutto sugli aspetti stilistici e formali. Warburg, invece, s’interessa al contenuto, a ciò che le opere raccontano. Per questo, è considerato il fondatore dell’iconologia, la disciplina che analizza e interpreta i contenuti delle immagini.

Per Warburg le arti figurative sono espressione della civiltà che le ha create. Studia perciò quadri e sculture in connessione con altri ambiti della cultura del loro tempo. Anche l’organizzazione della sua biblioteca segue questo criterio. Composta da 65.000 volumi e 80.000 fotografie, contiene testi su ogni campo del sapere collegato alle arti: le tecniche artistiche, la storia e la teoria delle arti; i simboli e i miti; la filosofia e la religione; la letteratura e la musica; l’antropologia; la storia e il costume. In Germania, la biblioteca fondata da Warburg diventa un istituto di ricerca di primaria importanza, attorno al quale si raccolgono studiosi e umanisti delle nuove generazioni.

Aby Warburg muore ad Amburgo il 26 ottobre 1929, a 63 anni. Nel 1932 è pubblicata l’edizione completa dei suoi scritti.

L’anno seguente sale al potere Adolf Hitler. I discepoli di Warburg temono che il patrimonio della biblioteca venga requisito, e che il centro di ricerca venga chiuso. Uno di essi, Fritz Saxl, trasporta allora tutti i volumi e i documenti a Londra, dove si trova l’attuale Warburg Institute.

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