Anno 356 a.C.: a Pelle, in Macedonia, nasce Alessandro Magno, uno dei più grandi conquistatori della Storia. Sotto la sua guida la Grecia sconfiggerà la Persia ed estenderà la propria influenza fino all’India. Alessandro è figlio di Filippo, re della Macedonia, e di Olimpia, una principessa greca. Il giovane Alessandro cresce a corte, dove viene educato dal filosofo greco Aristotele. A 18 anni Alessandro è già al fianco del padre nella battaglia di Cheronea, grazie alla quale il re Filippo ottiene la supremazia sulla Grecia. Filippo ha un obiettivo: sconfiggere Dario, re della Persia, il più grande nemico della Grecia. Ma nel 336 a.C. Filippo viene assassinato. Sale al trono Alessandro. Sarà lui a realizzare il sogno di suo padre.

Nel 334 a.C. Alessandro Magno attraversa lo Stretto dei Dardanelli con un esercito di 35.000 soldati. Sulle sponde del fiume Granico, l’armata di Alessandro affronta per la prima volta quella persiana. Alessandro trionfa grazie all’uso della falange macedone: una formazione militare particolarmente compatta, armata di lunghe lance chiamate sarisse. L’esercito persiano di re Dario è costretto alla fuga. Alessandro conquista tutta l’Asia Minore. Negli anni seguenti s’impadronisce della Siria e della Fenicia. Nel 332 a.C. entra in Egitto, dove fonda la città di Alessandria. Durante la campagna egiziana, un oracolo sacro dichiara che Alessandro è figlio di Amon, dio del Sole, ed è destinato a conquistare il mondo.

Nel 331 a.C., a Gaugamela, in Mesopotamia, si tiene lo scontro decisivo tra le armate di Alessandro e l’esercito persiano di re Dario. Le forze in campo sono impari. Alessandro ha meno di 50.000 uomini; Dario ne ha più di 200.000, con carri da guerra ed elefanti. Ma Alessandro divide le sue armate, costringendo l’esercito persiano a combattere su vari fronti. Alla fine, i persiani vengono sconfitti. Tutto l’impero persiano cade nelle mani di Alessandro. Ora che è a capo di un regno così grande, Alessandro si convince di avere davvero un’origine divina. Costringe i suoi sudditi a venerarlo non come un sovrano, ma come un dio.

Nel 327 a.C. Alessandro arriva fino al nord dell’India: vuole spingersi oltre il fiume Gange. Ma se Alessandro si crede un dio, i suoi soldati sono solo uomini: stanchi dopo anni di guerre continue, si rifiutano di seguirlo. Alessandro è costretto a tornare indietro. Alessandro Magno muore il 13 giugno 323 a.C. a Babilonia, colpito da una misteriosa febbre; ha solo 33 anni. Viene seppellito in un sarcofago d’oro ad Alessandria d’Egitto. Il suo regno non avrà un vero erede e si frammenterà in regni indipendenti. Ma la sua figura ispirerà per secoli altri grandi uomini, come Giulio Cesare.

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