Il 15 agosto 1769 nasce ad Ajaccio, in Corsica, Napoleone Bonaparte: generale, console e poi imperatore di Francia. Nel 1785, a soli 16 anni, è secondo luogotenente d’artiglieria. Quattro anni dopo la Francia viene scossa dalla Rivoluzione a cui Napoleone aderisce condividendone con entusiasmo gli ideali. Il nuovo governo rivoluzionario, chiamato “Direttorio”, deve presto difendersi dall’attacco militare delle altre potenze europee. E’ per questo che nel 1796 a Napoleone viene affidata la prima missione importante: fronteggiare l’esercito Austriaco nel Nord Italia.

Qui Napoleone sbaraglia le truppe austriache e piemontesi e arriva a liberare Milano dal dominio austriaco. L’Austria è sconfitta: con il Trattato di Campoformio perde la Lombardia e il Belgio, che diventano francesi. In patria la popolarità di Napoleone continua a crescere. Nel 1798 viene inviato in Egitto con il compito di ostacolare l’espansione coloniale inglese in Oriente, ma l’operazione è fallimentare: Napoleone perde contro l’ammiraglio Horatio Nelson nella disastrosa battaglia navale di Abukir. Intanto in Francia la situazione politica precipita e i confini sono nuovamente minacciati dagli Austriaci. Napoleone abbandona l’Egitto e torna in patria dove ha l’appoggio del popolo, dell’esercito e di diversi membri del Direttorio.

E’ il 9 novembre 1799: Napoleone mette in atto il colpo di stato. Il governo viene affidato a 3 consoli. Di questi Napoleone è il più influente; gli altri sono Ducos e Sieyès. Il 2 dicembre del 1804, Napoleone diventa Imperatore dei Francesi con il nome di Napoleone I. E’ lui stesso ad incoronarsi, sottolineando così che nessuna autorità è superiore alla sua, compresa quella del Papa. L’anno successivo Napoleone torna in guerra contro le potenze europee. L’Inghilterra respinge il suo tentativo d’invasione nella battaglia di Trafalgar ma Napoleone tornato nel continente vince contro Austria, e Russia ad Austerlitz e con la Prussia a Jena.

Napoleone attua contro l’Inghilterra il “blocco continentale”: un embargo commerciale che coinvolge tutti i porti del continente. Per metterlo in atto Napoleone decide di occupare anche Spagna, e Portogallo. Nel 1812 attacca la Russia a capo della Grande Armata con più di 500mila soldati. Moriranno quasi tutti. Non saranno le truppe dello Zar a sconfiggere i francesi, ma il gelo dell’inverno russo. Napoleone è costretto alla ritirata, è l’inizio del declino. Inghilterra, Prussia, Svezia e Austria si uniscono alla Russia per rovesciare definitivamente Napoleone, il quale viene affrontato e battuto a Lipsia nel 1813.

E’ costretto ad abdicare e viene esiliato sull’isola d’Elba, ma due anni dopo fugge e cerca di riconquistare il potere. Ci riuscirà, ma il suo regno durerà solo 100 giorni. Infatti, a Waterloo, Napoleone viene sconfitto dagli Inglesi e costretto nuovamente ad abdicare in favore di re Luigi XVIII. Viene definitivamente esiliato sull’Isola di Sant’Elena. Qui muore il 5 maggio 1821, a 52 anni; ma la sua eredità sopravvive ancora oggi. Il Codice napoleonico, cioè la raccolta di leggi introdotta nei paesi dell’impero, sarà alla base del sistema legale di molte nazioni moderne. Inoltre le strategie di Napoleone verranno studiate e applicate per secoli; non solo in campo militare, ma anche nella gestione delle aziende.

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