Klaus Emil Jules Fuchs è il fisico tedesco che ha aiutato sia gli Stati Uniti che l’URSS nella fabbricazione della bomba atomica. E’ un personaggio controverso della storia del Ventesimo Secolo: per alcuni è un traditore, per altri la spia della pace. Klaus Fuchs nasce il 29 dicembre 1911 a Russelsheim, in Germania. Suo padre, acceso pacifista, è un pastore luterano; la madre si occupa della famiglia. Klaus nutre sin da giovane una passione per la politica e a 21 anni, nel 1932, aderisce al partito comunista: in seguito partecipa a manifestazioni di dissenso contro l’ascesa al potere di Hitler.

Per evitare eventuali persecuzioni politiche fugge a Parigi. Si trasferisce poi in Inghilterra dove si laurea in fisica generale. Nel 1942 ottiene la cittadinanza inglese. Nel 1941 comincia a lavorare alla ricerca nucleare, chiamato dal professor Peierls, leader del progetto atomico inglese. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale spinge Gran Bretagna e Stati Uniti ad accelerare le ricerche sulla bomba atomica: Fuchs viene chiamato a collaborare. Lo scienziato è consapevole del ritardo dei Sovietici negli studi sul nucleare e conclude che sia pericoloso lasciare che solo una fazione possegga quest’arma devastante. Fervente comunista, decide di riequilibrare la situazione e, nel 1943, inizia a passare informazioni riservate all’Unione Sovietica.

Il 16 luglio 1945, nel deserto del Nuovo Messico, esplode la prima bomba atomica americana: Fuchs è uno dei progettisti che assistono all’esperimento. Il 29 agosto 1949, in Kazakistan, tocca ai sovietici far esplodere il loro primo ordigno nucleare. Anche stavolta è un risultato raggiunto grazie all’aiuto di Fuchs. Nel 1948 alcuni documenti intercettati dal controspionaggio rivelano l’esistenza di spie in Inghilterra. Il nome di Fuchs viene decodificato e i servizi segreti iniziano a sorvegliarlo. Fuchs viene arrestato il 2 febbraio 1950 e condannato a 14 anni di carcere. Interrogato sul suo tradimento, risponde: “Sono fiero di avere impedito la guerra nucleare e di aver dato ai Russi il mezzo di opporsi con la stessa efficacia ad eventuali attacchi della bomba H”. Rilasciato nel 1959, Klaus Fuchs si stabilisce in Germania Orientale, dove è considerato un eroe. Muore a Berlino Est il 28 gennaio 1988, a 76 anni.

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