Il cervo è un mammifero erbivoro appartenente al gruppo dei Cervini, una sottofamiglia dei Cervidi. Questa sottofamiglia comprende diverse specie diffuse in tutti i continenti. Tra queste ci sono il daino, il cervo pomellato e il cervo americano. La specie più nota però è il Cervo nobile, che vive in Europa, Asia centrale e Nordafrica. È un animale imponente, alto alla spalla 1 metro e mezzo e pesante fino a 300 kg. Il cervo maschio è caratterizzato dai palchi corna dalla struttura ramificata. I palchi misurano più di un metro di lunghezza e cambiano ogni anno. In alcune specie infatti cadono in primavera e ricrescono all’inizio dell’estate. Di solito i Maschi e le femmine vivono in branchi separati per 10 mesi all’anno. Con le femmine vivono anche i maschi non ancora maturi sessualmente.
Tutti gli altri maschi vivono invece in branchi in cui gli esemplari con i palchi più grandi occupano i gradi più alti della gerarchia.
In autunno i branchi maschili si sciolgono e ogni membro va alla ricerca di un branco di femmine con cui accoppiarsi. Il cervo nobile ad esempio non è monogamo. Per conquistare il proprio harem il cervo deve prima duellare con altri pretendenti. La lotta ha inizio con bramiti che servono a intimorire l’avversario. Se nessuno dei due cede, i rivali abbassano la testa e ingaggiano una prova di forza corna contro corna. Il vincitore passa i due mesi successivi nell’harem. Le femmine partoriscono un cucciolo dopo una gestazione di circa 240 giorni. Il piccolo già dopo poche ore è in grado di correre, ma nei primi giorni di vita viene nascosto nella boscaglia, dove si mimetizza grazie al mantello bruno cosparso di macchie chiare. Per il suo portamento maestoso il cervo ha sempre avuto una valenza positiva nell’immaginario dell’uomo. Le popolazioni celtiche lo consideravano un tramite tra uomini e dèi. Nell’araldica il cervo simboleggia pace e armonia.
Tutti gli altri maschi vivono invece in branchi in cui gli esemplari con i palchi più grandi occupano i gradi più alti della gerarchia.
In autunno i branchi maschili si sciolgono e ogni membro va alla ricerca di un branco di femmine con cui accoppiarsi. Il cervo nobile ad esempio non è monogamo. Per conquistare il proprio harem il cervo deve prima duellare con altri pretendenti. La lotta ha inizio con bramiti che servono a intimorire l’avversario. Se nessuno dei due cede, i rivali abbassano la testa e ingaggiano una prova di forza corna contro corna. Il vincitore passa i due mesi successivi nell’harem. Le femmine partoriscono un cucciolo dopo una gestazione di circa 240 giorni. Il piccolo già dopo poche ore è in grado di correre, ma nei primi giorni di vita viene nascosto nella boscaglia, dove si mimetizza grazie al mantello bruno cosparso di macchie chiare. Per il suo portamento maestoso il cervo ha sempre avuto una valenza positiva nell’immaginario dell’uomo. Le popolazioni celtiche lo consideravano un tramite tra uomini e dèi. Nell’araldica il cervo simboleggia pace e armonia.
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