Sono definite desertiche le aree della Terra caratterizzate da precipitazioni che non superano i 250 millimetri l’anno. I deserti coprono un terzo delle terre emerse e si dividono in deserti caldi, freddi e polari. I deserti caldi sono tipici della fascia tropicale. Sono caratterizzati da elevate escursioni termiche: la temperatura atmosferica può raggiungere i 50 gradi centigradi di giorno e scendere sotto gli 0 gradi centigradi di notte. Le alte temperature provocano una forte evaporazione e rendono quasi impossibile la presenza d’acqua. Il Sahara e il Kalahari in Africa, il deserto di Atacama in Cile e il deserto dell’Australia centrale sono deserti caldi. I deserti freddi sono collocati sopra e sotto le fasce tropicali. Si trovano in zone continentali, ad altitudini elevate e chiusi da catene montuose che impediscono l’arrivo dell’aria umida dagli oceani. In questi deserti le estati sono calde e torride e gli inverni rigidi. I deserti freddi sono il Taklimakan, nella Cina nord-occidentale, il deserto del Gobi in Mongolia e il deserto della Patagonia.
Un caso a parte è il deserto polare. Si trova nelle regioni interne della Groenlandia, nelle terre polari artiche e nell’Antartide.
In questo caso la mancanza di acqua è dovuta al perenne congelamento del suolo.

Nei deserti polari, quindi, non c’è acqua ma solo ghiaccio. La vegetazione è completamente assente. Le poche forme di vita animale presenti comprendono foche e pinguini. I deserti possono essere pietrosi, o sabbiosi. I deserti pietrosi sono coperti di rocce, i deserti sabbiosi invece sono formati da dune: colline di sabbia modellate dal vento. Nei deserti le forme di vita animale e vegetale sono molto scarse. Gli animali in grado di sopravvivere nel deserto hanno un’alta resistenza alla fame, alla sete e alle temperature estreme. Tra gli altri ci sono vipere, scorpioni, e alcuni mammiferi, come cammelli, dromedari e piccoli roditori. La vegetazione è costituita da piante capaci di restare per lungo tempo senz’acqua: cespugli, acacie e piante grasse. L’uomo, invece, riesce ad adattarsi alla vita nel deserto solo nelle oasi, l'insieme di insediamenti, coltivazioni e vegetazione spontanea che sorge intorno alle poche fonti d'acqua, presenti in questi ambienti ostili.
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