I piedi hanno il compito di sostenere il corpo umano. Permettono, inoltre, di camminare, correre, saltare. Lo scheletro di ogni piede è costituito da 26 ossa divise in 3 gruppi: 7 ossa del tarso, cioè la parte posteriore del piede, 5 ossa del metatarso, cioè la parte anteriore, e 14 ossa che compongono le 5 dita. Ci sono inoltre 2 ossa sesamoidi all'interno del legamento dell'alluce. Le ossa del tarso formano l’articolazione con la gamba. Tarso e metatarso, poi, si articolano tra loro formando la concavità situata al centro della regione plantare. Da ogni osso del metatarso, quindi, si snodano le dita. L’osso più voluminoso del tarso, e di tutto il piede, è il calcagno. Le sue dimensioni servono a sostenere il peso del corpo e i suoi movimenti. Il piede poggia proprio sul calcagno, ma anche sul primo e sul quinto osso del metatarso. L'insieme di queste tre ossa forma un sistema di 3 archi chiamati archi plantari.

Il primo arco, il più importante, unisce il calcagno e il primo osso del metatarso. Il secondo arco parte dal calcagno e giunge al quinto osso del metatarso. Il terzo arco, infine, è situato tra le due ossa metatarsiche. Gli archi plantari si piegano e si appiattiscono a seconda del carico che devono sostenere. I piedi sono organi sensoriali: in ogni piede ci sono più di 7000 terminazioni nervose [nervi] che trasmettono al cervello gli impulsi necessari a mantenere l’equilibrio. Infatti il cervello deve rielaborare in continuazione l’assetto del corpo, riequilibrando i pesi in relazione al movimento dei piedi. Le dita dei piedi sono molto importanti per la stabilità: quando l’uomo cammina il carico del corpo viene distribuito sulle dita in modo che la colonna vertebrale non venga sovraccaricata. Basta che si rompa anche un solo dito del piede, perché risulti molto difficile camminare senza un sostegno esterno. Tradizionalmente si distinguono 3 tipi di piede. Il piede egizio, in cui l’alluce è il dito più lungo. Il piede romano, in cui l’alluce è lungo quanto il secondo dito. E il piede greco, in cui l’alluce è più corto del secondo dito. Quest’ultimo nome deriva dal piede delle dee greche, raffigurate con il secondo dito del piede più lungo del primo, come simbolo dei loro poteri maschili.



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