L’elefante è il più grande mammifero terrestre. Discendente del mammut, appartiene all’ordine dei proboscidati. Un tempo era diffuso in tutti i continenti, eccetto che in Australia e Antartide. Oggi sopravvive solo in Asia e in Africa. L’elefante africano può arrivare a 4 metri di altezza e 9 tonnellate di peso. L’elefante asiatico invece è alto circa 3 metri e può arrivare fino a 5 tonnellate e mezzo. La grossa testa è dominata dalla proboscide. Priva di ossa, la proboscide è dotata di potenti muscoli e ricopre diverse funzioni: è un organo di esplorazione grazie al potente olfatto e alle terminazioni nervose di cui è dotata. Inoltre serve per afferrare tronchi e rami, per portare il cibo alla bocca e nei combattimenti.

Le zanne possono arrivare a oltre 3 metri di lunghezza. La femmina dell’elefante asiatico è quasi priva di zanne. La femmina dell’elefante africano invece ne è dotata al pari del maschio. L’enorme mole e la minaccia delle lunghe zanne garantiscono all’elefante protezione dai predatori. Nemmeno i leoni osano attaccare gli elefanti adulti. L’elefante vive in branchi composti da 5 fino a 50 individui e guidati da una femmina anziana. Il legame tra membri del branco è molto forte. Se un membro del gruppo si assenta anche solo per qualche ora, viene riaccolto con una lunga cerimonia di benvenuto.

L’elefante vive nella savana alberata ma si adatta anche ad altri habitat, come le foreste. È erbivoro e si nutre per lo più di foglie. Necessita di grandi quantità di cibo. Un solo esemplare può arrivare a consumarne 300 kg al giorno. Gli elefanti raggiungono la maturità sessuale in media tra gli 11 e i 14 anni. Le femmine risultano fertili dai 13 ai 60 anni circa. L’accoppiamento avviene durante la notte: i due membri del branco si cercano e si accarezzano con la proboscide prima di arrivare alla copula. La gestazione dell’elefante dura 21 mesi: è la più lunga tra tutti i mammiferi. Ogni femmina partorisce un solo piccolo del peso medio di 100 kg. Nei primi anni di vita il piccolo rimane vicino alla madre che lo nutre e gli garantisce protezione dai predatori. In caso di morte improvvisa della madre, sono le altre femmine adulte del branco a prendersi cura del piccolo.

Nel regno animale l’elefante è tra le specie più longeve, con una vita media di 70 – 75 anni. Quando un elemento del branco muore, gli altri lo seppelliscono sotto il fogliame per restare poi a vegliarne il cadavere e negli anni successivi tornano a visitarne i resti. L'elefante è considerato emblema di saggezza, temperanza e regalità in diverse culture. Il dio induista Ganesh è raffigurato con la testa di elefante. Inoltre, nell’iconografia medievale, come simbolo del Bene, l’elefante è spesso contrapposto al serpente, incarnazione del Male.
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