Le piante carnivore, dette anche piante insettivore, sono così chiamate perché grazie alle loro foglie sono in grado di catturare, trattenere e successivamente digerire insetti e altri organismi. Al mondo ne esistono oltre 600 diverse specie. Le piante carnivore vivono in terreni poveri di sostanze nutritive, come paludi, torbiere e rocce. Per questo hanno radici poco sviluppate, e ricavano gran parte del proprio nutrimento dalle proteine degli insetti catturati. Le loro foglie, infatti, producono enzimi capaci di ridurre le sostanze proteiche in composti più semplici e assorbibili. I meccanismi utilizzati per la cattura si distinguono in base al genere di pianta. La Dionaea muscipula, ad esempio, possiede un meccanismo a tagliola che permette alle foglie di avvertire la presenza dell’insetto, e di intrappolarlo al proprio interno con uno scatto. Le foglie del genere Pinguicola, invece, sono ricoperte da una sostanza trasparente e vischiosa che cattura e digerisce la preda.

Nel genere Drosera, le ghiandole che producono la colla sono poste all’estremità di lunghi peli posizionati sulla pagina superiore delle foglie. Quando l’insetto entra in contatto con i peli, questi si richiudono su di lui, avvolgendolo in una stretta mortale. La trappola utilizzata dalle piante carnivore di maggiori dimensioni, invece, è l’ascidio: una foglia modificata che assume l’aspetto di un bicchiere. L’insetto, attirato dai colori e dal profumo della pianta, entra all’interno dell’ascidio: qui rimane imprigionato e viene digerito. Nel Nepenthes, un genere tropicale, l’ascidio è posizionato all’estremità delle foglie, e può raggiungere i due litri di capacità. Le piante del genere Utricularia presentano specie sia terrestri sia acquatiche. In entrambi i casi sono fornite di piccole sacche mantenute sottovuoto, grandi 1 o 2 millimetri. Una volta aperte, risucchiano al loro interno i microrganismi di passaggio. Sebbene non siano in grado di attaccare l’uomo, le piante carnivore hanno ispirato numerosi racconti e leggende. Nel film del 1960 La piccola bottega degli orrori, e nei remake e adattamenti successivi, la protagonista è proprio una piantina carnivora assetata di sangue umano.



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