11 luglio 1982. Le braccia di Paolo Rossi si alzano al cielo. Il gol in finale contro la Germania è l’ennesima gemma del suo strepitoso mondiale. L’arrivo dell’Italia ai mondiali di Spagna 82 è accompagnato da furenti polemiche. La convocazione di Paolo Rossi, preferito a Roberto Pruzzo, giocatore della Roma e capocannoniere del campionato, ha attirato sul commissario tecnico Enzo Bearzot gli strali dell’intera stampa italiana. L’attaccante juventino viene da due anni di squalifica per lo scandalo del totoscommesse, alle spalle ha solo tre partite di campionato, ed è in evidente ritardo di forma. L’impressione di una spedizione deficitaria, pronta a ritornare a casa a mani vuote, viene confermata dall’esito dei primi tre incontri. L’Italia pareggia 0 a 0 con la Polonia e viene bloccata due volte sull’1 a 1 da Perù e Camerun. Le prestazioni di Paolo Rossi, spente, timide e mai pericolose, non fanno altro che aumentare l’acredine fra Bearzot e le testate giornalistiche nazionali. L’allenatore azzurro, stanco delle provocazioni dei cronisti, chiude la squadra in silenzio stampa.

Il 29 giugno gli azzurri affrontano l’Argentina campione in carica. Allo stadio Sarrià di Barcellona 43.000 spettatori assistono alla rinascita italiana. Gentile annulla Maradona, Cabrini e Tardelli infilano due volte gli argentini. 2 a 1 per l’Italia. Il 5 Luglio è la volta del Brasile. I carioca arrivano da una vittoria per 3 a 1 sull’Argentina, e in virtù della differenza di reti possono accontentarsi di un pareggio. L’Italia, è costretta a vincere. Al 5’ minuto Tardelli crossa al centro un bel pallone, Rossi ci mette la testa e batte l’estremo difensore brasiliano. E’ il primo goal del numero 20 azzurro al mondiale. Al 25’, dopo il pareggio di Socrates, la difesa verde-oro sbaglia un disimpegno. Rossi si avventa sul pallone e con un potente destro dal limite dell’area segna il 2 a 1 per l’Italia. Al 68’ Falcao ristabilisce la parità ma i ragazzi di Bearzot non ci stanno. 8 minuti dopo, al 74’, Antognoni batte un corner sulla destra. La difesa brasiliana respinge il pallone sui piedi di Tardelli, il cui tiro è deviato in rete da Rossi. 3 a 2 per l’Italia. Tripletta del centravanti azzurro. L’Italia è in semifinale.

Paolo Rossi, soprannominato “Pablito”, è il nuovo eroe nazionale. Al Nou Camp di Barcellona l’Italia affronta in semifinale la Polonia. Decide ancora Paolo Rossi, con una doppietta. Segna di rapina al 22’ minuto e chiude un contropiede di testa al 72’. Con 5 reti nelle ultime due partite è il capocannoniere del torneo. L’“Hombre del Mundial”. E’ l’11 Luglio: si gioca la finale di coppa del mondo fra Italia e Germania. Al 57’ Gentile crossa in area un bel pallone per Paolo Rossi. 1 a 0 per gli azzurri. E’ la sua sesta rete al mondiale. Tardelli e Altobelli chiudono la partita. Il goal di Breitner non basta. La partita finisce 3 a 1. L’Italia è campione del mondo per la terza volta nella sua storia. Malvoluto e criticato all’inizio, eroe nazionale alla fine. Paolo Rossi è il simbolo degli azzurri che, uniti nelle difficoltà, hanno scritto una delle pagine più avvincenti del calcio mondiale.
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