Zayed Stadium di Abu Dhabi, 18 dicembre 2010. L’Inter campione d’Italia e d’Europa affronta il Mazembe, campione d’Africa.
L’Inter è a un passo dal diventare campione del mondo e dall’aggiudicarsi il quinto titolo dopo Campionato italiano, Coppa Italia, Champions League e Supercoppa italiana. Un’impresa mai riuscita a un club italiano. La prima parte del 2010 vive nel segno di Mourinho che con l’Inter vince Coppa Italia, Campionato, Champions League. La Coppa Italia, è il primo successo. Arriva il 5 maggio allo Stadio Olimpico contro la Roma. A coronare una splendida partita è una prodezza di Diego Milito che sfrutta un lancio di Thiago Motta, si lascia alle spalle la difesa giallorossa e con un gran destro batte Julio Sergio. Anche per lo scudetto la rivale è la Roma allenata da Claudio Ranieri. I tre punti decisivi arrivano a Siena, il 16 maggio. E' ancora Milito a mettere il sigillo dopo una bella percussione di capitan Zanetti.

Il centravanti è decisivo anche il 22 maggio, quando al Santiago Bernabeu di Madrid l'Inter vince la Champions League. Due gol dell’ex genoano, al trentacinquesimo e al settantesimo, chiudono la sfida con il Bayern di Monaco. Con questa vittoria Mourinho conclude il suo ciclo all’Inter. Nuova stagione e nuovo successo. Nuovo anche l’allenatore, in panchina c’è Benitez. Quello che non cambia è l’avversario. A San Siro per la Supercoppa Italiana, infatti, c’è ancora la Roma di Ranieri. I nerazzurri prima tremano per un gol di Riise, poi dilagano grazie ai gol di Pandev e alla doppietta di Eto’o.

Il trionfale 2010 si chiude il 18 dicembre ad Abu Dhabi, con la finale della Coppa del Mondo per Club contro i campioni d’Africa del Mazembe, arrivati alla finale dopo aver eliminato a sorpresa i brasiliani dell’Internacional. Bastano 17 minuti per chiudere il discorso: le reti sono di Pandev e di Eto’o. Gli avversari provano a mettere in difficoltà l’Inter, ma il divario è incolmabile. A cinque minuti dalla fine il sigillo di Biabiany chiude definitivamente la partita. Con l’anno 2010 l’Inter si aggiudica 5 titoli, ossia la cosiddetta Manita. Un traguardo mai raggiunto da una squadra di calcio italiana.
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