Il Campionato Mondiale di calcio è l’evento calcistico più atteso a livello planetario: consacra una squadra Nazionale vincitrice assoluta dello sport più praticato al mondo. Il torneo si disputa ogni 4 anni, sempre tra giugno e luglio, e viene ospitato ogni volta da un diverso Paese del mondo. La scelta del Paese organizzatore spetta al Comitato esecutivo della FIFA che valuta le candidature avanzate seguendo una politica di rotazione tra le confederazioni internazionali. Il primo Mondiale si gioca nel 1930 In Uruguay, e vede la vittoria del Paese ospitante. Dal 1934 la fase finale del torneo è preceduta da una fase qualificatoria cui, dal 2002, partecipano anche i campioni in carica, prima ammessi di diritto alla fase finale. L'unica Nazionale a mantenere la qualifica automatica è quella del Paese ospitante, privilegio garantito fin dall'edizione del 1938. Con l'aumentare del numero di squadre partecipanti la formula dei Mondiali cambia più volte, ammettendo sempre più Nazionali alla fase finale: dal 1998 vi accedono 32 squadre.

Il Campionato Mondiale porta con sé un grande carico di aspettative: i detentori del titolo sono chiamati a riconfermare il loro valore, mentre per gli altri è l'ora della rivincita. Si inizia con una fase a gironi; le nazionali che la superano si scontrano in gare a eliminazione diretta: dagli ottavi ai quarti chi perde fa le valigie; le perdenti delle semifinali giocano per il terzo posto; le vincenti continuano. Ma solo una squadra alza la Coppa del Mondo. Il Brasile, con i suoi 5 titoli mondiali, è la squadra più vincente nella storia del torneo, seguita dall’Italia con 4 titoli. La Spagna conquista la sua prima Coppa del Mondo in Sudafrica nel 2010, nella finale contro l'Olanda. 909 milioni e 600mila telespettatori vedono almeno un minuto di quella partita. Nel 1950 la finale Brasile-Uruguay, data per vinta dal Brasile, diventa la disfatta più dolorosa e memorabile della storia dei Mondiali. Questo psicodramma collettivo, che vede infarti e suicidi tra i brasiliani, porta Obdulio Varela, capitano dell’Uruguay, a dire: “Se dovessi giocare di nuovo quella partita, mi segnerei un gol contro”.

La Federazione brasiliana per scaramanzia cambia la divisa della squadra. Nasce il termine Maracanaço che definisce una sconfitta contro ogni pronostico. Il Mondiale del 1954 in Svizzera, il primo europeo del dopoguerra, è quello con la media più alta di gol: 5,38 per gara. La partita dei record è Russia-Camerun nel 1994: Oleg Salenko segna 5 reti, mentre l’unico gol degli africani è segnato da Roger Milla che, a 42 anni, è il marcatore più anziano di sempre. A partire dal Mondiale del 1966, disputato in Inghilterra, viene creata per ogni edizione una mascotte ufficiale rappresentativa del Paese che ospita la competizione.
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