George Ivanovič Gurdjieff è un filosofo e un mistico. I suoi insegnamenti propongono una nuova via per giungere alla conoscenza di sé. La prima parte della vita di Gurdjieff è avvolta da un alone di mistero. Si sa che nasce intorno al 1875 ad Alexandropol, in Armenia. Viene avviato al sacerdozio cristiano-ortodosso, ma intorno ai 18 anni lascia la sua città e intraprende un viaggio attraverso l’Asia e il Medio Oriente. Vuole approfondire la sua conoscenza della tradizione esoterica orientale. È un’esplorazione fisica e interiore che dura vent’anni.

Al suo ritorno, Gurdjieff si stabilisce a Mosca e inizia a raccogliere intorno a sé numerosi allievi. Il suo insegnamento unisce Esoterismo ed elementi di Cristianesimo e Sufismo, la corrente mistica dell’Islam. 1917: la Russia è sconvolta dalla rivoluzione bolscevica. Gurdjieff è costretto a passare da una città all’altra. Approda a Fountainebleau, alle porte di Parigi. Qui fonda l’Istituto per lo Sviluppo Armonico dell’Uomo e mette in atto i propri insegnamenti, che lui chiama semplicemente Lavoro.

Per Gurdjieff l’uomo è la sintesi di tre componenti: pensiero, sentimento e istinto. Il suo lavoro si rivolge a ciascuno di questi elementi. Trasmette perciò le proprie idee seguendo tre canali: gli scritti, le musiche e le danze sacre, ispirate alla tradizione sufi. Per sviluppare armoniosamente corpo e interiorità, i discepoli devono compiere uno sforzo di coscienza che tocchi ognuno di questi livelli. Stimolando anche il fisico, Gurdjieff mira a risvegliare i processi attivi della mente, bloccata da automatismi psichici.

La mistica di Gurdjieff non prevede che la ricerca interiore coincida con un distacco dal mondo, scelta che sarebbe difficile da perseguire nel XX secolo. Il percorso per raggiungere la propria interiorità deve partire dalla vita di tutti i giorni. È la cosiddetta Quarta Via, che si differenzia dalla meditazione induista, cristiana e yoga proprio per l’assenza di un esilio autoimposto.

Il suo pensiero riscuote grande successo e si diffonde in Europa e negli Stati Uniti. I suoi centri radunano filosofi, matematici e artisti impegnati in una profonda ricerca interiore. Il Lavoro di Gurdjieff è contenuto in tre opere, tutte pubblicate dopo la sua morte. Il secondo libro, Incontri con uomini straordinari, ha una versione cinematografica firmata dal regista Peter Brook.

Gurdjieff muore a Neuilly, in Francia, il 29 ottobre 1949. I movimenti che si ispirano al suo Lavoro sono diffusi in tutto il mondo e continuano a vivere grazie ai suoi allievi e discepoli.

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