Lo Sposalizio della Vergine è un dipinto a olio su tavola realizzato dal pittore Raffaello Sanzio nel 1504. Raffaello si trova in Umbria, ha finito da tre anni l’apprendistato dal Perugino e sta per trasferirsi a Firenze, in questo periodo capitale dell’arte italiana.
A Perugia il mercato della pittura è monopolizzato dal Perugino, che oltre ad essere un artista è anche un abile imprenditore. Raffaello deve trovare una sua autonomia, commerciale e stilistica. Le sue prime opere sono destinate allora alla Chiesa della vicina Città di Castello. Una di queste è Lo Sposalizio della Vergine, commissionato dalla famiglia Albizzini. Il tema delle nozze di Giuseppe e Maria è ripreso da un’opera del Perugino. In primo piano, il sacerdote e i due sposi. Da un lato giovani donne eleganti, dall’altro pretendenti delusi.

Le differenze tra i due dipinti sono, però, enormi. Raffaello inverte la disposizione delle 2 schiere di uomini e di donne. La leggera inclinazione dei volti e la naturalezza dei gesti conferisce alla scena un armonico dinamismo che supera la staticità dei personaggi del maestro. Il tempio nel dipinto del Perugino è di forma ottagonale con un pronao su ognuno dei 4 lati principali. La cupola viene tagliata fuori dalla rappresentazione. Raffaello inserisce invece la cupola nel dipinto in modo da seguire la forma arcuata della tavola, aumenta il numero delle facciate del tempio e lo circonda con un colonnato per evidenziarne la circolarità. La prospettiva viene accentuata: le linee disegnate dai lastroni del pavimento fuggono verso gli spigoli della scalinata, convergendo tutte sulla porta del tempio. Sull’architrave Raffaello pone la sua firma. La chiave interpretativa del dipinto è il cerchio, simbolo della perfetta armonia che si compie nell’unione degli sposi. La circolarità si esprime in una composizione fatta di linee curve. Il tempio non è più soltanto lo sfondo del dipinto come nel Perugino ma acquista tridimensionalità e si pone come centro della piazza circolare dove si celebra il matrimonio. L’anello, ancora una volta figura circolare, è il fulcro della scena: qui si concentrano gli sguardi di tutti i personaggi che ne enfatizzano, così, la carica simbolica.

Il dipinto viene prelevato da Città di Castello nel 1798 e poi passa nelle mani della famiglia Lechi. Tre anni dopo viene venduto al collezionista milanese Giacomo Sannazzari, che la donerà all’Ospedale Maggiore di Milano. Nel 1806 il dipinto di Raffaello viene acquistato dalla Pinacoteca di Brera. Nel 1958 il quadro viene danneggiato da un folle che riesce a rompere la lastra di vetro che protegge la tavola. Lo Sposalizio della Vergine si trova a Milano nella Pinacoteca di Brera.



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