PRESENTAZIONE DEI PERSONAGGI

Anna: Sono Anna Karenina, moglie di Aleksèj Aleksàndrovic Karènin. Vado a Mosca per aiutare mio fratello Stiva. Ha tradito sua moglie, ma si riconcilieranno. Lì conoscerò il conte Vrònskij.
Folla: Che cosa?... S’è gettato!… È schiacciato?… È morto!
Anna: È un presagio funesto.

L’INCONTRO

Anna: Ho ballato più qui, che tutto l’inverno a Pietroburgo.
Vrònskij: Partite domani?
Anna: Sì.
Tolstoj: Lui ora appartiene ad Anna. Quando si rincontreranno a Pietroburgo, la passione sarà inevitabile.

SAN PIETROBURGO

Karènin: Anna debbo metterti in guardia.
Anna: Contro chi?
Karènin: Per leggerezza, potresti dar motivo a calunnie sul tuo conto. La tua conversazione con il conte Vrònskij ha attirato l’attenzione di tutti.
Karènin: Sono obbligato a mostrarti i tuoi doveri.
Anna: È troppo tardi.

LA CONFESSIONE

Karènin: Anna, oggi all’ippodromo vi siete comportata in modo sconveniente.
Anna: Cosa avete trovato di sconveniente?
Karènin: La disperazione che non avete saputo nascondere quando il conte Vrònskij è caduto dal cavallo.
Anna: Ah!
Karènin: Ma forse mi sbaglio…
Anna: Non vi sbagliate. Sono la sua amante. L’amo.
Karènin: Esigo il rispetto delle osservanze fin quando non avrò preso le misure necessarie per salvaguardare il mio onore…
Tolstoj: Anna aspetta un figlio da Vrònskij. Dopo aver dato alla luce una bambina scrive una lettera a Karenin, chiedendogli il divorzio e prega suo fratello Stiva di intercedere per lei.

IL RIFIUTO

Stiva: Si tratta di Anna. Desidera il divorzio.
Karènin: La vita di Anna non può interessarmi.
Stiva: La sua posizione è penosa. Per lei il divorzio è questione di vita o di morte.
Karènin: No.
Tolstoj: Anna è nella sconveniente posizione di concubina. Ora teme che Vrònskij, libero da vincoli, possa abbandonarla. E diventa triste, gelosa, ossessiva.

LA GELOSIA

Anna: Ti sei divertito?
Vrònskij: Come al solito.
Anna: Partiamo. M’è venuto il desiderio della campagna.
Vrònskij: Quando pensi di partire?
Anna: Dopodomani…
Vrònskij: Dopodomani debbo andare a trovare mia madre.
Anna: In questo caso non partiremo affatto.
Vrònskij: Tu non rispetti…
Anna: Il RISPETTO è stato inventato per mascherare il posto lasciato dall’amore.
Se non m’ami più, sarebbe più onesto dirmelo.
Vrònskij: Che cosa volete da me? La pazienza ha dei limiti!
Anna: Partirò. Ti libererò di me… Tu non m’ami più… ami un’altra…

LA TRAGEDIA

Anna: Ha preso di me quel che ha potuto… ora non gli sono più necessaria. Dobbiamo separarci. Mi porti alla stazione, presto.
Anna: Lo punirò… Mi libererò da tutti… e da me stessa!
Signore, perdonami tutto!

FINALE

Anna: Insieme a “Guerra e Pace”, “Anna Karènina” è l’opera più celebre di Tolstòj. Pubblicata tra il 1875 e il 1877, riscosse un enorme successo.
Vrònskij: I lettori si appassionarono alla storia di questa donna perduta.
Tolstoj: Perduta, ma non colpevole.
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