Il camaleonte è un rettile. Appartiene alla famiglia dei Camaleonidi. Esistono più di 150 specie diverse di camaleonti. Vive prevalentemente in Africa, in particolare in Madagascar, ma è diffuso anche in Spagna e in Grecia, in India e in Asia Minore. Le sue misure oscillano dai 3 centimetri del camaleonte nano, fino ai 65 centimetri circa del camaleonte gigante del Madagascar. La testa è triangolare, in alcune specie sormontata da escrescenze simili a corna. Ha una lingua molto lunga, retrattile e viscosa, che utilizza per catturare gli insetti. Gli occhi sono coperti da squame, eccetto la zona dell’iride. Possono ruotare indipendentemente uno dall’altro: per questa ragione il camaleonte è in grado di mettere a fuoco immagini diverse contemporaneamente.

Il camaleonte è noto per le sue doti di mimetismo. La capacità di cambiare il colore della pelle è un elemento fondamentale nella vita del camaleonte. Ricopre numerose funzioni. È una reazione all’ambiente circostante: il camaleonte, infatti, cambia colore in base alla luminosità e alla temperatura. Con il colore della pelle, il camaleonte comunica anche il suo stato d'animo, tranquillo o impaurito. Ma è nel periodo dell'accoppiamento che sfoggia i colori più vivaci. È infine un modo per cacciare: cambiando colore il camaleonte si confonde con l’ambiente circostante rendendosi meno visibile alle prede. Questo animale è dotato di un corpo lungo e compresso lateralmente con una coda prensile e in grado di arrotolarsi su se stessa. Gli occhi possono ruotare e muoversi indipendentemente l’uno dall’altro, fornendo così al camaleonte una visione a trecentosettanta gradi. Ma la caratteristica fisica più peculiare del camaleonte è la capacità di modificare il colore della sua livrea in modo da mimetizzare nell’ambiente. Gli stimoli che inducono questo cambiamento sono sia di natura ambientale, come la luce e la temperatura, che di tipo fisiologico e emozionale, come stati di salute, paura o irritazione.

Il camaleonte per confondersi con l’ambiente può anche mutare la forma del suo corpo appiattendosi per assomigliare ad una foglia o diventando cilindrico come il ramo di un albero. Il camaleonte vive prevalentemente sugli alberi. Si nutre di insetti, soprattutto cavallette e grilli. È un cacciatore passivo: rimane immobile anche per ore in attesa di una preda. Quando la individua, estroflette la lingua con rapidità e la cattura. Durante l’accoppiamento, la femmina comunica le sue intenzioni al maschio mutando il colore della pelle: se è ricettiva, schiarisce il colore della livrea, raddrizza la coda e permette al maschio di seguirla. Una femmina non ricettiva assume invece un colore scuro, arrotola la coda e spesso aggredisce il pretendente. La maggior parte delle specie è ovipara, cioè si riproduce deponendo le uova.

La femmina le colloca in una buca scavata nel terreno o sotto mucchi di foglie. I piccoli camaleonti sono indipendenti fin dalla nascita. Alcune specie di camaleonti, invece, sono ovovivipare: l’uovo resta all’interno della madre finché non si schiude e il piccolo viene alla luce. Metaforicamente, le abilità mimetiche del camaleonte si associano ad una persona trasformista, priva di valori solidi. Per la tribù africana degli Zulu, invece, il camaleonte rappresenta la vita. Il mito racconta che il camaleonte venne mandato dal cielo per annunciare agli uomini l’immortalità. Ma si lasciò superare dalla lucertola, che invece annunciava la morte. Da quel momento gli uomini diventarono mortali.
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