Il 13 aprile 1519 nasce a Firenze Caterina de’ Medici, duchessa d’Urbino e contessa d’Auvergne. Diventerà una delle più controverse regine di Francia. Caterina è di nascita italo-francese, infatti è figlia di Lorenzo II de’ Medici e Madeleine de la Tour D’Auvergne. Quando compie 14 anni, lo zio papa Clemente VII, la manda in sposa al figlio del re di Francia, Enrico II. Il rango dei Medici è molto più basso di quello dei reali francesi ma Clemente VII riesce a imporre la nipote alla corte francese.

Al pontefice serve una persona di fiducia a Parigi poiché il protestantesimo si sta pericolosamente diffondendo in tutta Europa. Caterina, per la sua differenza di rango e per la provenienza straniera, suscita l’ostilità della nobiltà francese. Nel 1547 Caterina diventa regina a fianco del marito. Ma il regno di Enrico II dura solo 12 anni. Nel 1559, infatti, Enrico muore per le ferite causate da un duello. Caterina indosserà abiti neri in segno di lutto per tutta la vita. I figli di Caterina si succedono al trono, l’uno dopo l’altro: sono cagionevoli di salute o troppo giovani per governare. È Caterina, dunque, a sovrintendere il loro operato.

Di fatto, Caterina governa la Francia per 15 anni. La sua posizione, però, è politicamente debole: sono in molti a volerne approfittare per acquisire il suo potere. Con abilità Caterina sfrutta di volta in volta l’appoggio degli uni o degli altri. La spregiudicatezza nelle alleanze e la sua passione per l’esoterismo e la negromanzia alimentano le diffidenze della corte. In quegli anni le tensioni tra cattolici e protestanti si fanno più acute. Anche in questo caso Caterina preferisce non schierarsi: dopo aver fatto sposare la prima figlia Élisabeth al cattolico re di Spagna Filippo II, nel 1572 assegna la seconda figlia, Margot, al protestante Enrico di Navarra.

Il matrimonio è inaccettabile per i cattolici e, tra il 23 e il 24 agosto, migliaia di protestanti venuti a Parigi per seguire le nozze vengono uccisi. La rivolta si estende anche fuori Parigi e seguono drammatici giorni di scontri. La strage passa alla storia come il massacro di San Bartolomeo, e storicamente è su Caterina che viene gettata la responsabilità dell’accaduto. Muore a Blois, in Francia, nel 1589, a 69 anni. Il suo nome verrà legato soprattutto ai fatti di sangue delle guerre di religione.

In realtà la sua astuta politica di alleanze getterà le basi per la convivenza pacifica tra i cattolici e i protestanti francesi. Sarà il primo esempio di tolleranza religiosa nell’Europa moderna.







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