Christiaan Huygens è uno dei maggiori scienziati del XVII secolo. Nasce a L’Aia il 14 aprile 1629. Il padre è diplomatico di corte, e fin da giovane Christiaan ha modo di frequentare i più importanti intellettuali europei, tra cui Cartesio e Mersenne. Anche Huygens decide di dedicarsi agli studi scientifici, e si laurea in matematica e giurisprudenza all'Università di Leiden e al College van Oranje di Breda. Sono anni di grande fermento per la scienza: gli studiosi dispongono di strumentazioni sempre più precise, e le scoperte si susseguono rapidamente. Londra e Parigi sono i centri culturali maggiormente attivi, e Huygens si sposta dall’una all’altra città per confrontarsi con i colleghi.

Nel 1654, a 25 anni, scopre un sistema per levigare le lenti dei telescopi e accrescerne così la potenza. L’anno dopo, con un telescopio da lui stesso costruito, effettua diverse scoperte astronomiche, tra cui un satellite di Saturno: Titano. L’osservazione del cielo, però, richiede misurazioni esatte della durata dei fenomeni. A quest’epoca, gli orologi hanno in genere una sola lancetta, e sono molto imprecisi. Quasi un secolo prima il fisico italiano Galileo Galilei ha dimostrato che un corpo appeso a un filo effettua oscillazioni regolari e costanti. Huygens pensa perciò di utilizzare un pendolo per scandire i secondi, e nel 1656 costruisce il primo orologio a pendolo, cioè il primo strumento di precisione per misurare il tempo.

L’invenzione riscuote enorme successo, e nel 1666 Huygens viene chiamato a Parigi per fondare e dirigere l'Académie royale des Sciences, un’istituzione che promuove lo sviluppo delle scienze. In questi anni Huygens è instancabile: scrive saggi di matematica e fisica, e approfondisce gli studi sul pendolo. Ma la sua intuizione più notevole è nell’ambito dell’ottica, e precisamente sulla luce. Nello stesso periodo, lo scienziato inglese Isaac Newton sostiene che la luce, come tutto ciò che ci circonda, è composta da minuscole particelle. Huygens, però, nota che talvolta la luce non si comporta come un corpo composto da particelle. Ne deduce dunque che la luce è di natura diversa, e afferma che non è un corpo, bensì un’onda.

Newton però è lo scienziato più celebre dell’epoca, ha appena enunciato le leggi della dinamica, e la sua tesi corpuscolare della luce ha la meglio su quella ondulatoria di Huygens. Solo agli inizi del ‘900 la fisica quantistica dimostrerà che la luce ha una natura doppia, cioè può comportarsi sia come particella che come onda. Uno degli ultimi scritti di Huygens è il Cosmotheoros, in cui valuta la possibilità che esista la vita extraterrestre. È uno dei primi studi su questo argomento. Huygens si spegne a L'Aia l’8 luglio 1695, a 66 anni.

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