Hans Georg Gadamer, filosofo tedesco, è uno dei pensatori più rilevanti del Novecento. Il suo scritto più noto è Verità e Metodo. Lineamenti di un’ermeneutica filosofica. Hans Georg Gadamer nasce a Marburgo, in Germania, l’11 febbraio 1900. Proviene da una famiglia colta e benestante. Dopo aver studiato storia, letteratura e storia dell’arte, si laurea in filosofia nel 1922. A 29 anni ottiene l’abilitazione come docente. Insegna alle Università di Marburgo, Lipsia, Francoforte e Heidelberg. Il pensiero di Gadamer rivaluta l’importanza della cultura umanistica contro il predominio della scienza e della tecnica, alle quali non riconosce il monopolio della conoscenza.

Nel 1960 Gadamer pubblica Verità e Metodo. Il filosofo tedesco parte da una riflessione sul concetto di verità e sui modi con cui l’uomo può comprenderla. A tal fine, propone l’impiego dell’ermeneutica. L’ermeneutica è la disciplina che si occupa dell’interpretazione dei testi, che in passato riguardava principalmente lo studio della Bibbia. Gadamer propone di applicare l’ermeneutica a ogni tipo di testo, anche letterario, e a ogni forma di comunicazione.

Prima di Gadamer, molti studiosi ritengono che per comprendere un testo si debba tornare virtualmente al passato, calarsi nella mente dell’autore e rivivere il contesto che ha formato il suo orizzonte culturale. Questa operazione garantirebbe una piena comprensione del testo.

Per Gadamer, invece, è impossibile uscire da se stessi e rivivere integralmente l’orizzonte culturale del passato, perché ciascuno di noi porta con sé il proprio orizzonte culturale. La comprensione di un testo, quindi, può avvenire unicamente attraverso il dialogo tra il testo e chi lo legge. Si tratta di un incontro, di uno scambio di esperienze che si verifica grazie a quella che Gadamer chiama fusione di orizzonti tra il testo e il lettore che lo intepreta. Ciò vale per ogni prodotto culturale, sia esso un’opera d’arte o una teoria filosofica.

Secondo Gadamer, ogni prodotto culturale non è mai chiuso in se stesso. Pur essendo generato da un autore che vive in un preciso contesto, è consegnato alla storia. Un’opera letteraria, ad esempio, è consegnata a tutti i suoi lettori, presenti e futuri. Il suo significato non è dato una volta per tutte, ma si arricchisce dei significati che i lettori le attribuiscono nel corso del tempo. La comprensione del suo significato si raggiunge proprio attraverso questo continuo dialogo.

L’importanza assegnata al dialogo si estende, nel pensiero di Gadamer, a tutti i grandi problemi della storia contemporanea. La capacità di ascolto e di confronto che l’ermeneutica insegna diventa per lui un’indicazione di comportamento, una guida per la riflessione e per l’etica.

Hans Georg Gadamer muore a Heidelberg il 14 marzo 2002, a 102 anni.

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