Henry Tate è un imprenditore inglese, noto per il suo ruolo d’innovatore nell'industria dello zucchero. Filantropo e collezionista, il suo nome è legato a un gruppo di musei d'arte che da lui ha ricevuto i primi impulsi e finanziamenti. Henry Tate nasce l’11 marzo 1819 a Chorley, nel nord dell'Inghilterra, undicesimo figlio del reverendo William Tate e di sua moglie Agnes. A 13 anni si trasferisce a Liverpool per lavorare nella drogheria di suo fratello. Qui Henry si distingue per la dedizione nel lavoro, e sviluppa un acuto senso per gli affari. Nel giro di pochi anni apre un proprio spaccio, e non ancora quarantenne è proprietario di una catena di negozi.

Nel 1859 esordisce nell'industria dello zucchero. Diventa socio della John Wright & Co, azienda specializzata nella raffinazione. Gli affari vanno bene, e dopo aver venduto i suoi primi negozi, acquista una raffineria. Quando John Wright si ritira, Tate rileva le sue quote e fonda la Henry Tate & Sons, attività gestita con i figli Alfred ed Edwin. Intorno al 1870 l’industria energetica conosce una certa crisi; diverse aziende faticano a reggere la concorrenza, mentre Henry risponde alle difficoltà introducendo alcune innovazioni nel settore, come il metodo Greenock nella raffinazione: lavorando lo zucchero parzialmente a vuoto, e scaldandolo a basse temperature, si riduce l'effetto caramello.

Dalla Francia, Tate importa una tecnica di raffinazione all'avanguardia, eseguita con latte di cedro e acido carbonico. Nel 1875 acquisisce dal tedesco Eugen Langen il brevetto per la produzione delle zollette di zucchero, e la loro distribuzione rappresenta il suo più grande successo commerciale. Da azienda a gestione familiare, la Henry Tate & Sons diventa una grande industria. Ormai milionario, Henry Tate si dedica alla beneficenza e all'arte. Uomo schivo e timido, non ama le cerimonie pubbliche. Le sue donazioni a università, biblioteche e ospedali avvengono sempre nel massimo della riservatezza.

Tate è tra i maggiori collezionisti d'arte del mondo. Dona al governo britannico 65 preziosi dipinti, e finanzia la costruzione di una nuova galleria a Londra. Viene così istituita la National Gallery of British Art, meglio nota come Tate Gallery. L'edificio, progettato da Sidney Smith in stile neoclassico, è inaugurato dal principe del Galles il 21 luglio 1897, e presto diventa il più prestigioso punto di riferimento per l’arte inglese dal 1700 ai giorni nostri. Per i meriti nel campo dell'industria e della cultura, nel 1898 Tate è insignito del titolo di baronetto. Sir Henry Tate muore nella sua casa di Streatham, nei pressi di Londra, all'età di 80 anni. Esistono oggi in Inghilterra 4 musei che portano il suo nome, tra cui uno dei più importanti centri di arte contemporanea del mondo, la Tate Modern di Londra.



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