Yuri Gagarin è un astronauta sovietico, il primo uomo a volare intorno alla Terra. Nasce il 9 marzo 1934 a Klushino, villaggio di contadini a ovest di Mosca. Cresce in un Kol-Choz, una delle fattorie collettive gestite dallo Stato sovietico. Nell’estate del 1941 la Russia è invasa dalle truppe naziste. La famiglia Gagarin si rifugia nella vicina Gjatsk. Nel 1955, mentre frequenta gli ultimi anni della scuola professionale, s’iscrive al club di volo locale. Ma la sua passione per il volo cresce sempre più: vuole diventare pilota. Nel novembre 1957 si diploma brillantemente all'Accademia Aeronautica Sovietica di Orenburg. Ha 23 anni ed è uno dei piloti più promettenti dell’Aviazione Sovietica.

Per l’Unione Sovietica sono gli anni della contrapposizione politica e ideologica con gli Stati Uniti. Le due superpotenze si contendono la supremazia in ogni ambito. L’URSS fa enormi progressi nel campo degli armamenti e dell’innovazione tecnologica. Nel 1957 collauda il primo missile intercontinentale. Nello stesso anno il lancio del satellite Sputnik apre la strada alla supremazia russa nello spazio. Yuri Gagarin ne diverrà il simbolo. Dopo un lungo addestramento, durissime selezioni e test attitudinali, Gagarin è scelto tra 2200 candidati per la missione spaziale Vostok 1. Ha l’opportunità di realizzare il sogno di una vita.

Il 12 aprile 1961, alle 9:07 del mattino, la Vostok 1 con Gagarin a bordo è lanciata dalla base spaziale di Baikonur. Dopo nove minuti dal lancio inizia a orbitare intorno alla Terra alla velocità di 27.400 chilometri orari. Il volo dura 108 minuti. Gagarin comunica a terra via radio: "La Terra è azzurra, vedo le nuvole... è bellissimo." Alle 10:25 Gagarin, espulso dalla capsula, atterra con un paracadute in un campo della Russia occidentale, dove si dice venga abbracciato da una contadina sconosciuta.

La notizia del primo astronauta nello spazio fa il giro del mondo e assume i toni di un’impresa epica. Gli Stati Uniti subiscono lo scacco. Gagarin viene accolto trionfalmente a Mosca dove riceve direttamente da Kruscev la più alta onorificenza: Eroe dell’Unione Sovietica. Gagarin continua a collaborare ad altre missioni spaziali: nel 1967 viene scelto come riserva nella missione Soyuz, parte del programma che ha come scopo quello di raggiungere l’altro grande obiettivo: lo sbarco sulla Luna. Gagarin non metterà mai piede sulla Luna.

Muore in un incidente di volo il 27 marzo 1968 in circostanze misteriose. Ha 34 anni. Le dinamiche dell’incidente sono ancora da chiarire. Dopo i solenni funerali di Stato le sue ceneri vengono sepolte al Cremlino.A Mosca, nella piazza che porta il nome di Gagarin, è innalzato un monumento in suo onore alto 40 metri.

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