Adolf Hitler governa la Germania con poteri dittatoriali dal 1933 al 1945. Adolf Hitler nasce il 20 aprile 1889 a Braunau, un villaggio dell’Austria. Il padre di Adolf è un uomo violento. Adolf cresce sviluppando un carattere ribelle e scontroso. Nel 1907 parte per Vienna e tenta di entrare all’Accademia di Belle Arti, ma viene bocciato all’esame di ammissione. Trova solo lavori occasionali come muratore e imbianchino. Nel 1914 scoppia la Prima Guerra Mondiale. Hitler, per il suo fisico gracile, viene scartato dall’esercito austriaco. Ma riesce a entrare nell’esercito tedesco.

La guerra finisce nel 1918. La Germania ne esce sconfitta: per il Paese inizia una grave crisi economica. Povertà e disoccupazione si diffondono tra il popolo tedesco. Hitler comincia ad occuparsi di politica. Nel 1920 è tra i fondatori di un movimento di estrema destra: il Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi, più noto come Partito Nazista. Nel 1923, a Monaco, il Partito Nazista tenta di rovesciare il governo tedesco. Ma il colpo di Stato fallisce: Hitler viene arrestato e passa circa un anno in carcere. Durante la prigionia scrive il “Mein Kampf”, in tedesco “La mia battaglia”: un libro che illustra l’ideologia del Partito Nazista.

Nel Mein Kampf, Hitler sostiene la superiorità della razza ariana, cioè il ceppo etnico che include tutti i popoli europei. Inoltre dichiara che la crisi della Germania è dovuta a un complotto degli ebrei e dei comunisti. Infine invoca la nascita di una nuova, grande Germania, sotto la guida di un furher, un capo supremo. Le idee naziste fanno presa sull’orgoglio ferito dei tedeschi, anche grazie al carisma di Hitler. In 10 anni il Partito Nazista diventa enormemente popolare. Nel 1933 Hitler riesce a farsi eleggere Cancelliere, ossia Primo Ministro tedesco. Inizia a governare la Germania a fianco del presidente Paul von Hindenburg. Nella notte tra il 29 e il 30 giugno 1934 Hitler fa uccidere tutti i suoi avversari politici, in quella che passerà alla Storia come la Notte dei lunghi coltelli. Il 2 agosto muore il presidente Hindenburg. Hitler concentra tutto il potere nelle sue mani. È diventato il Führer.

Hitler perseguita gli ebrei e i comunisti, ma anche gli zingari, gli omosessuali, i minorati fisici e mentali: categorie umane che, secondo il pensiero nazista, inquinano la razza ariana. Nei campi di sterminio nazisti moriranno almeno 13 milioni di persone. E’ un massacro che verrà ricordato come Olocausto. Nel 1939 Hitler invade la Polonia. E’ l’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1940 Hitler conquista buona parte dell’Europa. Ma il suo sogno di dominazione globale si infrange contro l’opposizione dell’Unione Sovietica e della Gran Bretagna. Dal 1941 si schierano contro Hitler anche gli Stati Uniti. La Germania viene sconfitta nel 1945. Ma il furher preferisce morire piuttosto che cadere prigioniero: si suicida il 30 aprile, a 56 anni, nel suo bunker di Berlino. Lascia dietro di sé un’Europa devastata dalla guerra e destinata ad una lunga ricostruzione.









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