Moravia, odierna Repubblica Ceca. Alba del 2 dicembre 1805. L’esercito francese si scontra con gli eserciti alleati di Austria e Russia. Sarà una battaglia che passerà alla storia come capolavoro di tattica militare firmato Napoleone Bonaparte. Nel 1792, all’indomani della Rivoluzione Francese, le monarchie europee si alleano per combattere la Francia, vista come un pericoloso modello rivoluzionario e repubblicano. Nel 1803 la Francia ha vinto entrambe le guerre intentate, fino a questo momento, dalla coalizione monarchica. Attraverso questi successi amplia anche i suoi domini in Europa Centrale e in Italia. Dal 1799 alla guida della Repubblica francese c’è un abile generale: Napoleone Bonaparte. In soli 5 anni, il 2 dicembre 1804, Napoleone arriva a proclamarsi Imperatore. Pochi mesi dopo, l’Inghilterra crea una terza coalizione contro la Francia. Ne fanno parte Svezia, Impero Austriaco e Impero Russo. È di nuovo guerra. Nell’estate del 1805 l’esercito austriaco invade la Baviera. Napoleone raggiunge il fronte prima che le truppe dello Zar di Russia Alessandro I si uniscano a quelle di Francesco I d’Austria.

È settembre. Dopo un mese di combattimenti, dei 90.000 soldati russo-austriaci stanziati in Baviera, solo 9000 scampano alla morte o alla prigionia. Le truppe francesi a loro volta sono stanche e i rifornimenti tardano ad arrivare. Napoleone ha bisogno di uno scontro risolutivo. Lo trova nelle campagne di Austerlitz, il 2 dicembre 1805. Gli eserciti di Russia e Austria hanno un vantaggio di 20.000 uomini su quello di Francia. Al mattino, reparti russi attaccano con successo l’ala destra dello schieramento francese, tagliando a Napoleone la strada per ripiegare. Ma Napoleone, a sorpresa, ordina ai suoi di contrattaccare. Dopo una cruenta battaglia, i francesi sfondano il centro dello schieramento avversario. L’armata napoleonica isola le ali dello schieramento nemico. Le incalza separatamente, infliggendo pesanti perdite. Gli austro-russi, in rotta, si danno alla fuga sui laghi ghiacciati alle loro spalle.

Ed ecco la mossa finale di Napoleone: i colpi dei cannoni francesi sfondano le lastre di ghiaccio. Centinaia di soldati affogano nelle acque gelide. L’armata austro-russa registra oltre 15.000 perdite tra le sue fila. La Francia vince la guerra. Lo Zar Alessandro I ritira il suo esercito in Polonia. Il 26 dicembre 1805 Francesco I d’Austria firma un trattato di pace che ridimensiona in modo radicale i territori del suo Impero e riconosce la corona imperiale di Napoleone. Con la battaglia di Austerlitz Napoleone raggiunge la massima espansione territoriale dei suoi domini.


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