Poetessa statunitense, Emily Dickinson è una delle più importanti autrici del XIX secolo. Nasce il 10 dicembre 1830 ad Amherst, nel Massachusetts. Il padre Edward Dickinson è un celebre avvocato. Dal 1840 Emily Dickinson frequenta il collegio religioso fondato dal nonno. Durante l’adolescenza rimane molto impressionata dalla morte dell’amica Sophia. Nel 1847 entra in seminario, ma lascia gli studi dopo dieci mesi. Rientrata a casa, passerà gran parte della sua vita futura tra le mura domestiche, isolandosi volontariamente dal resto del mondo. Sono questi gli anni in cui inizia a scrivere le prime poesie. Il suo linguaggio, influenzato dalla lettura delle sorelle Brontë, di William Shakespeare e della Bibbia, è semplice e lineare.

La Dickinson non rispetta le regole della grammatica e della metrica, e lascia liberamente scorrere i suoi pensieri. Mortale ed eterno, astratto e concreto, puritanesimo e capitalismo: Emily Dickinson descrive un mondo diviso dalle contraddizioni. La sua analisi della realtà è però lucida: nei versi che scrive si ritrovano grandi temi esistenziali e alcuni riferimenti di attualità, come la Guerra di secessione scoppiata nel 1861. La poetessa è timida e solitaria: ha pochi amici con cui parla solo di poesia. Al reverendo Charles Wadsworth, Emily spedisce diverse lettere e poemi d’amore. Samuel Bowles, direttore di un giornale locale, pubblica, senza consenso, alcuni suoi versi in forma anonima. Dal 1858, Emily Dickinson inizia a ricopiare i versi composti fino ad allora, assemblandoli in fascicoli. Raccoglie circa 800 poemi, che verranno scoperti e pubblicati dalla famiglia solo dopo la sua morte.

Nel 1862, Emily scrive al critico Thomas Higginson, chiedendogli un parere su alcune poesie. Il giornalista non comprende fino in fondo la lucida analisi della realtà nei versi della Dickinson, che lui giudica sfrenati e spasmodici. Dalla fine degli anni ’60, Emily Dickinson passa tutte le giornate nella sua camera e in segno di purezza veste sempre di bianco. Il suo rifiuto della società è totale: nel 1874, quando muore il padre Edward, la scrittrice non partecipa al funerale. Questo periodo è il più proficuo della sua produzione. Intorno ai 50 anni Emily si avvicina al giudice Otis Lord. La loro unione sentimentale è però breve. Il giudice muore pochi anni dopo e la sua scomparsa è solo l’ultima di una serie di lutti che minano la serenità della poetessa: la lasciano l’amico Samuel Bowles, la madre e il giovane nipote. Emily Dickinson muore il 15 maggio 1886, nella casa di Amherst, dove ha passato gran parte della sua vita. La prima edizione critica, in cui si trovano tutte le sue 1775 poesie, viene pubblicata solo nel 1955.





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