Gli Emirati Arabi Uniti nascono nel 1971 dall'unione di sette monarchie. Ogni emirato è guidato da uno sceicco, sovrano assoluto nel suo Stato. Il sovrano di Abu Dhabi, lo sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, alla fine degli anni ‘60 propone il progetto di una federazione che comprenda i 7 diversi emirati più gli Stati di Bahrain e Qatar. Le trattative portano all’indipendenza di Bahrain e Qatar mentre sei dei sette emirati realizzano la federazione degli Emirati Arabi Uniti. Il settimo, Rās al-Khaymah, aderisce nel 1972. I singoli Emirati, per loro Costituzione, sono autonomi dal punto di vista politico, giuridico ed economico e il Consiglio Federale Nazionale opera solo come organo consultivo. Abu Dhabi, inizialmente l’emirato più povero, inizia a esportare petrolio nel 1962 e in breve si trasforma nello sceiccato più ricco. Nel 1966 anche Dubai, già fiorente per commercio e servizi, trova il petrolio nel suo sottosuolo.

Grazie ai proventi ricavati dal commercio di petrolio di Abu Dhabi, lo sceicco Zayed bin Sultan al-Nahyān adotta politiche di sviluppo economico e sociale che sostengono concretamente la crescita di tutti i sette emirati. I proventi derivanti dall’oro nero consentono, infatti, agli Emirati Arabi Uniti di dotarsi d’infrastrutture moderne in termini di strade, case, scuole e servizi sanitari.
Il progetto della federazione degli Emirati Arabi Uniti è fortemente sostenuto dallo sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, Presidente dalla fondazione della federazione fino alla sua morte avvenuta il 2 novembre del 2004. L’intero disegno politico è realizzato grazie alle eccezionali capacità di negoziazione di Zayed, e consente agli sceiccati più piccoli di sopravvivere; cosa che non sarebbe stata possibile se fossero rimasti Stati indipendenti. I singoli Emirati adottano politiche economiche che riflettono le differenze tra le rispettive strutture economiche. Fin dalla loro nascita gli Emirati Arabi Uniti improntano il commercio ad un regime di libero scambio e presentano tassi di crescita economica in continuo sviluppo. La politica estera moderata, disposta al dialogo con i Paesi circostanti e filo-occidentali, rende inoltre gli Emirati Arabi Uniti uno dei Paesi più stabili e sicuri del mondo arabo.
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