Eris è un oggetto trans-nettuniano. Cioè, uno dei corpi celesti che ruotano intorno al Sole, ma che si trovano oltre l’orbita di Nettuno, l’ottavo ed ultimo pianeta del Sistema Solare. Eris appartiene al disco diffuso, una fascia di asteroidi e piccoli corpi celesti ai limiti del Sistema Solare. La distanza media tra Eris e il Sole è di circa 10 miliardi di chilometri: più di 67 volte la distanza tra il Sole e la Terra. Per compiere un giro intorno al Sole, Eris impiega 557 anni. Per compiere un giro su se stesso, invece, pare che impieghi circa 8 ore.

Eris si distingue per la sua albedo, cioè la sua capacità di riflettere la luce del Sole. L’albedo di Eris è molto alta: dopo Encelado, uno dei satelliti di Saturno, Eris è l’oggetto più luminoso del Sistema Solare. Malgrado ciò, a causa della sua grande distanza dalla Terra, Eris non è visibile a occhio nudo dal nostro pianeta. Per questo viene scoperto solo nel 2005, da un gruppo di astronomi statunitensi. La scoperta di Eris è all’origine di una piccola rivoluzione astronomica. All’inizio, infatti, Eris viene classificato come un asteroide, cioè un oggetto troppo piccolo per essere incluso tra i pianeti. In seguito, tuttavia, si calcola che il diametro di Eris è di circa 2500 chilometri: superiore a quello di Plutone, considerato allora il nono pianeta del Sistema Solare. Pertanto si presentano due possibilità. O Eris viene promosso nella categoria dei pianeti, o Plutone viene retrocesso al rango di asteroide.

Nel 2006 l’ Unione Astronomica Internazionale risolve il problema con una soluzione di compromesso. Viene introdotta una nuova categoria, a metà strada tra il pianeta e l’asteroide, nella quale rientrano sia Eris che Plutone: i pianeti nani. Da quel momento, Eris è considerato il più grande pianeta nano del Sistema Solare. Abbiamo poche informazioni certe su Eris. Ad esempio, sappiamo che ha un satellite, Disnomia. E in base alla distanza dal Sole, possiamo calcolare che la temperatura media di Eris è di 230 gradi sotto zero. Ma non sappiamo quale sia la composizione esatta di questo corpo celeste. Secondo alcune osservazioni, la sua superficie sarebbe coperta di metano ghiacciato, come quella di Plutone. Ma mentre Plutone ha una sfumatura rossastra, Eris appare di colore grigio. Non è chiaro quale sia il motivo di questa differenza. Eris prende il nome dalla dea greca della discordia. In origine, tuttavia, i suoi scopritori l’avevano battezzato come l’eroina di un noto telefilm: Xena, principessa guerriera.
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