Joan Crawford, attrice statunitense, è una delle prime grandi star del cinema sonoro. Lucille Fay LeSueur, questo il vero nome della Crawford, nasce a San Antonio, in Texas, il 23 marzo 1905. A causa di disguidi all’anagrafe, la data non è certa: questo fatto le permetterà di cambiare più volte l’anno di nascita per abbassarsi l’età. Da bambina la Crawford vive con la madre e il patrigno, dopo che il padre ha abbandonato la famiglia. Frequenta diverse scuole cattoliche, ma all’inizio degli anni venti abbandona l’istruzione per dedicarsi alla sua grande passione: la danza. Si sposta a New York e lavora a Broadway come ballerina di fila. Notata da un talent scout, si trasferisce a Los Angeles. Inizia la carriera di attrice nel cinema muto: Lucille diventa Joan Crawford.

Dopo alcuni ruoli minori, nel 1928 è tra le protagoniste di Le nostre sorelle di danza: il film ha un enorme successo. L’interpretazione di una donna indipendente e padrona della propria vita lancia la Crawford fra le stelle di Hollywood. L’anno dopo sposa l’attore Douglas Fairbanks: la coppia è su tutti i rotocalchi. Il matrimonio dura quattro anni. Nel corso della vita Joan si sposa altre tre volte e adotta quattro bambini. Passata al cinema sonoro, nel 1932 partecipa a Grand Hotel di Edmund Goulding, al fianco di Greta Garbo. La pellicola vince l’Oscar come miglior film e conferma la popolarità della Crawford. Gira diversi film di successo: sceglie personaggi femminili forti, capaci di contrapporsi a quelli maschili. È il caso di Volto di donna di George Cukor, in cui la Crawford interpreta una donna dal viso sfigurato divisa fra due amori. A quarant’anni arriva la consacrazione, con l’Oscar come migliore attrice protagonista per Il romanzo di Mildred di Michael Curtiz. In un film di atmosfere melodrammatiche e noir, la Crawford riesce ad incarnare le ansie e le preoccupazioni di un’intera generazione di donne americane, provata dal dramma della Seconda guerra mondiale. Dopo il grande successo del western Johnny Guitar di Nicholas Ray, in cui interpreta un’energica proprietaria di saloon, la Crawford si dedica per alcuni anni all’azienda del quarto marito Alfred Steele.

Torna alla ribalta con Che fine ha fatto Baby Jane? di Robert Aldrich. Nel film, la Crawford e Bette Davis sono due sorelle legate da un morboso legame di dipendenza psicologica. Le atmosfere cupe del film la avviano verso una nuova e inaspettata carriera nell’horror, in pellicole che però non lasciano il segno. Muore a New York il 10 maggio 1977. Ha 72 anni. L’anno successivo, la figlia adottiva Christina ne dà un ritratto controverso nel libro Mammina cara.
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