Michael Bloomberg, imprenditore e politico americano, nel 2005 è eletto per la seconda volta sindaco di New York. Michael Bloomberg nasce il 14 febbraio 1942 a Boston, da una famiglia ebraica di origine russo- polacca. Dopo il college, Bloomberg frequenta un Master in Business Administration, presso la Harvard Business School. Nel 1966 viene assunto da una prestigiosa banca d’affari, la Salomon Brothers, di cui diverrà in seguito supervisore dei sistemi informativi, e comincia a lavorare a Wall Street. In un periodo in cui ancora bisogna consultare il Wall Street Journal per conoscere le quotazioni dei titoli, Bloomberg ha l’intuizione di utilizzare l’informatica.

Nel 1981 lascia la Salomon e crea una nuova società, la Bloomberg L.P., che realizza una macchina capace di trattare elettronicamente i dati della Borsa. Nel 1982 stipula un contratto di abbonamento per i suoi terminali con la Merrill Lynch, la più importante banca d’affari del mondo. In breve questi terminali diventano indispensabili per chiunque operi in campo finanziario. Bloomberg allarga poi il suo raggio d’azione ai media: produce programmi che parlano di borsa per centinaia di stazioni radio nel mondo, pubblica una rivista e apre una rete televisiva a tema finanziario e commerciale. Presto diventa uno degli uomini più ricchi del mondo.

Bloomberg entra ufficialmente nella vita pubblica candidandosi per i Repubblicani come sindaco di New York, e vincendo le elezioni nel novembre 2001. Con la sua energia, Bloomberg aiuta la città di New York a superare il momento difficile seguito all’attentato alle torri gemelle di due mesi prima. Rilancia l’economia, riduce la criminalità, innova radicalmente il sistema scolastico, dando priorità assoluta alle scuole pubbliche, e incoraggia l’assistenza medica preventiva, combattendo l’assuefazione da tabacco e l’obesità.

Considerato un repubblicano liberale per le sue posizioni a favore dell’aborto e dei matrimoni fra persone dello stesso sesso, Bloomberg viene rieletto sindaco di New York nel 2005, con il sostegno di una grande coalizione. Due anni dopo lascia il Partito Repubblicano per muoversi con maggiore autonomia. Durante il secondo mandato Bloomberg continua la politica dei quattro anni precedenti centrata su economia, sicurezza, educazione e ambiente.

La sua politica economica porta in attivo, a fine 2007, il bilancio della città, tanto che Bloomberg gratifica i suoi concittadini con un rimborso di tasse, seppur modesto. Nell’agosto del 2007, per ridurre il traffico e l’inquinamento, Bloomberg sfida l’impopolarità proponendo un pedaggio di 8 dollari alle auto che vogliono entrare in centro. Per dare il buon esempio, va in ufficio in metropolitana.

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