Ottaviano Augusto è il primo imperatore romano. Gaio Ottaviano nasce a Roma il 23 settembre del 63 a.C. Adottato in seguito dal prozio Giulio Cesare, cambia il proprio nome in Gaio Giulio Cesare Ottaviano. La sua carriera politica inizia con la morte di Cesare, che l’ha nominato erede. Ottaviano ha poco più di 18 anni. Quando giunge a Roma per prendere il potere, trova una città lacerata da contese politiche, e deve fronteggiare l’ostilità del potente generale Marco Antonio. Cerca allora il consenso del popolo: vende i propri beni per mantenere una promessa fatta da Cesare, che ha lasciato in eredità a ogni cittadino 300 sesterzi. Organizza un esercito, con il quale sconfigge Antonio nella battaglia di Modena. Appoggiato dalle proprie legioni, è nominato console dal Senato.

Ottaviano decide allora di vendicare l’assassinio di Cesare: si allea con i due principali sostenitori dell’ex dittatore, Marco Emilio Lepido e lo stesso Marco Antonio, con cui si riappacifica. Come già accaduto ai tempi di Cesare, il potere è diviso fra tre uomini: è il secondo triumvirato. I triumviri sconfiggono Bruto e Cassio, capi della congiura contro Cesare, nella battaglia di Filippi. Poi si dividono i territori dell’impero: a Ottaviano le province occidentali, a Lepido l’Africa, ad Antonio quelle orientali.

Ma l’assetto non è stabile. Ottaviano rafforza il proprio potere, e destituisce Emilio Lepido. Antonio, nel frattempo, si allea con la regina d’Egitto Cleopatra. Ottaviano si scontra anche con loro, e li sconfigge nel 31 a.C. ad Azio, sulla costa greca del Mar Jonio. La vittoria di Ottaviano è coronata dall’annessione dell’Egitto. Rimasto solo al potere, Ottaviano rientra trionfalmente a Roma nel 29 a.C. e il Senato gli conferisce il titolo d’imperatore. Pur mantenendo le istituzioni repubblicane, Ottaviano concentra progressivamente tutto il potere nelle proprie mani. Nel 27 a.C. riceve dal Senato il titolo di Augusto, che conferisce un carattere sacro alla sua persona. L’imperatore continua l’opera di stabilizzazione dei confini: sottomette la Spagna, acquisisce nuove province e regola i rapporti con l’Oriente.

Ma Ottaviano Augusto attua soprattutto una grandiosa riforma dello Stato. Riduce il numero dei senatori, riorganizza sistema delle imposte e amministrazione, e istituisce un esercito permanente. Si dedica inoltre a restaurare la moralità dei costumi: limita i divorzi, punisce l’adulterio e il celibato, e cerca di ravvivare la religione tradizionale. Favorisce, infine, la nascita di circoli culturali e letterari. Ottaviano Augusto muore a Nola vicino a Napoli il 19 agosto del 14 d.C., all’età di 76 anni. Con lui Roma raggiunge il massimo splendore politico, sociale e culturale.

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