La pietra filosofale è un leggendario artefatto dai poteri magici. Il mito della pietra filosofale è legato all’alchimia, un’antica disciplina diffusa soprattutto durante il Medioevo e il Rinascimento. I cultori dell’alchimia, detti alchimisti, si dedicano allo studio della natura. Il loro approccio mescola scienza, spiritualità e superstizione. L’obiettivo degli alchimisti è creare la pietra filosofale.
Secondo la tradizione, la pietra filosofale è dotata di 3 poteri. In primo luogo, conferisce al suo proprietario il dono dell’onniscienza, cioè la facoltà di conoscere la risposta a qualsiasi domanda. È per questo che la pietra filosofale viene chiamata così: filosofo, in greco, significa amante della sapienza.

In secondo luogo, la pietra filosofale è un ingrediente dell’elisir di lunga vita, una pozione magica che guarisce qualunque malattia e dona l’immortalità. In terzo luogo, la pietra filosofale può trasformare i metalli vili, come il piombo e il ferro, in oro.
Infatti, secondo i princìpi dell’alchimia, tra l’oro e la pietra filosofale esiste un legame di affinità. L’oro è un metallo incorruttibile, simbolo di purezza, e la pietra filosofale rappresenta lo stato più puro della materia. Per cercare di raggiungere questo stato, gli alchimisti sottopongono vari materiali ad alte temperature per purificare la materia grezza e farne emergere l’essenza.
È un processo chiamato opera filosofica. Tra i più celebri cercatori della pietra filosofale si ricordano l’alchimista arabo Geber, il filosofo inglese Ruggero Bacone e il medico svizzero Paracelso. A partire dal XVII secolo, quando le scienze moderne iniziano a soppiantare l’alchimia, la pietra filosofale viene considerata una leggenda. Ciò nonostante, studi sulla pietra filosofale compaiono perfino negli scritti di Isaac Newton, il padre della fisica.

Oggi il mito della pietra filosofale è inteso come una metafora del desiderio dell’uomo di superare i propri limiti. Nelle opere dello psicanalista svizzero Carl Jung, la ricerca della pietra filosofale viene interpretata come l’allegoria di un cammino interiore, di un tentativo di conoscere il proprio io. Eppure continuano a circolare storie secondo le quali la pietra non sarebbe solo un mito. Proprio grazie alla pietra filosofale, l’alchimista francese Nicolas Flamel avrebbe ottenuto la ricchezza e la vita eterna. Certamente non è altro che una leggenda, ma resta il fatto che la tomba di Flamel è vuota.
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