Lo shintoismo è la principale religione tradizionale giapponese. Le sue basi risalgono ai culti tribali del Giappone preistorico. Lo shintoismo diventa una vera e propria religione solo tra il V e il VI secolo dopo Cristo, quando i suoi fondamenti vengono fissati per iscritto. Alle sue origini lo shintoismo svolge principalmente una funzione politica: viene usato per rafforzare l’autorità dell’Imperatore, considerato un diretto discendente degli Dei. Lo shintoismo è libero da dogmi e non impone severe prescrizioni ai fedeli. Per questo motivo è aperto alle influenze di altre religioni, come il buddismo, giunto dalla Cina nel VI secolo. Da allora la spiritualità giapponese è segnata dall’intreccio dei due culti, tanto che ancora oggi molti shintoisti si dichiarano anche buddisti. Il termine shintoismo viene dalla parola Shinto, che si può tradurre come la via degli Dei. La fede shintoista prevede l’esistenza di infinite divinità, chiamate kami. Tutto ciò che esiste è la manifestazione fisica di uno dei kami. Tra i kami non c’è gerarchia, ma alcuni, fra i quali la Dea del Sole Amaterasu, sono più popolari di altri.

Secondo le correnti più vicine al buddismo, tutti i kami sarebbero diverse incarnazioni del Buddha. L’influenza del buddismo è evidente anche nell’etica shintoista, che impone di rispettare la natura e tutti gli esseri viventi. Sono tipici dello shintoismo, invece, il culto degli antenati e della famiglia. La fede shintoista crede nell’anima immortale, ma i suoi precetti si concentrano sul raggiungimento della felicità terrena. Per ottenere fortuna e serenità, è necessario essere puri. Per arrivare alla purezza, l’uomo deve mantenersi in armonia con tutte le altre creature. I fedeli shintoisti prestano particolare attenzione all’igiene del corpo, riflesso simbolico della purezza interiore. I riti dello shintoismo hanno lo scopo di cercare il favore di ognuna delle entità impersonate dai kami. I fedeli pregano in appositi templi, chiamati jinja, oppure su altari domestici, i kamidana. Nello shintoismo hanno una grande importanza i matsuri, festival annuali dedicati a specifici kami. Le figure dei kami, con il loro aspetto pittoresco e a volte mostruoso, sono profondamente radicate nella cultura giapponese. La loro influenza è evidente perfino nei cartoni animati. A fianco dello shintoismo ufficiale, dalla metà del ‘900 esistono numerose sette di ispirazione shintoista. Considerando anche queste correnti minori, nel mondo il numero dei fedeli shintoisti si aggira intorno ai 100 milioni.
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