I capelli sono peli comuni costituiti da una proteina molto resistente chiamata cheratina.
La loro principale funzione è la termoregolazione della testa: proteggono infatti dal caldo e dal freddo eccessivi.
Crescono sulla cute del cranio umano e fanno parte dall’apparato pilo-sebaceo, una complessa struttura posta nel derma.
La parte del capello che esce dalla cute è detta fusto o stelo. Il suo spessore medio varia dai 65 ai 78 micron. Il micron equivale a un millesimo di millimetro.
La parte del capello inserita nella cute si chiama radice ed è ospitata in una sacca: il follicolo pilifero. La parte più interna del follicolo forma un rigonfiamento, il bulbo, sul cui fondo si trova una serie di cellule che costituiscono la matrice. Le cellule della matrice producono la cheratina e sono responsabili della crescita del capello.
Il ciclo di vita di un capello è suddiviso in 3 fasi.
La fase detta anagen è il periodo in cui il capello cresce continuamente, e dura dai 2 ai 7 anni. In questa fase il capello cresce con una velocità di circa 1 cm al mese.
La fase catagen, o fase di riposo, dura circa 2, 3 settimane e segna il momento di arresto della crescita.
Nella fase telogen il capello viene espulso dal follicolo e cade. Durante questa fase, la cui durata è di circa tre mesi, si forma un nuovo capello.
La forma del fusto è fortemente influenzata da fattori etnici. In generale si distinguono 3 tipi di capelli: i lissotrichi, ossia i capelli lisci, tipici delle etnie mongoliche; i cimotrichi, cioè i capelli ondulati o ricci, caratteristici nei popoli di origine caucasica; e infine gli ulotrichi, i capelli crespi presenti nelle etnie negroidi dell’Africa e del Pacifico.
Il colore dei capelli è dato dalla melanina, un pigmento prodotto da alcune cellule, chiamate melanociti, che si trovano sopra lo strato della matrice.
Esistono due tipi di melanina: l'eumelanina, che conferisce il colore scuro, e la feomelanina, che dà colore giallo-rosso.
La scarsa funzionalità dei melanociti, dovuta all’invecchiamento cellulare ma anche a fattori ereditari o ambientali, determina il colore bianco.
Da sempre i capelli sono un simbolo di virilità nell'uomo e di seduzione nella donna.
Nella Bibbia si racconta di Sansone, un eroe la cui forza proverbiale risiedeva proprio nei capelli.
Nella Francia del ‘700, re e nobili usavano indossare elaborate parrucche per testimoniare il proprio potere.
Ancora oggi i capelli sono utilizzati come strumenti di espressione della propria personalità e della propria cultura di appartenenza.
La loro principale funzione è la termoregolazione della testa: proteggono infatti dal caldo e dal freddo eccessivi.
Crescono sulla cute del cranio umano e fanno parte dall’apparato pilo-sebaceo, una complessa struttura posta nel derma.
La parte del capello che esce dalla cute è detta fusto o stelo. Il suo spessore medio varia dai 65 ai 78 micron. Il micron equivale a un millesimo di millimetro.
La parte del capello inserita nella cute si chiama radice ed è ospitata in una sacca: il follicolo pilifero. La parte più interna del follicolo forma un rigonfiamento, il bulbo, sul cui fondo si trova una serie di cellule che costituiscono la matrice. Le cellule della matrice producono la cheratina e sono responsabili della crescita del capello.
Il ciclo di vita di un capello è suddiviso in 3 fasi.
La fase detta anagen è il periodo in cui il capello cresce continuamente, e dura dai 2 ai 7 anni. In questa fase il capello cresce con una velocità di circa 1 cm al mese.
La fase catagen, o fase di riposo, dura circa 2, 3 settimane e segna il momento di arresto della crescita.
Nella fase telogen il capello viene espulso dal follicolo e cade. Durante questa fase, la cui durata è di circa tre mesi, si forma un nuovo capello.
La forma del fusto è fortemente influenzata da fattori etnici. In generale si distinguono 3 tipi di capelli: i lissotrichi, ossia i capelli lisci, tipici delle etnie mongoliche; i cimotrichi, cioè i capelli ondulati o ricci, caratteristici nei popoli di origine caucasica; e infine gli ulotrichi, i capelli crespi presenti nelle etnie negroidi dell’Africa e del Pacifico.
Il colore dei capelli è dato dalla melanina, un pigmento prodotto da alcune cellule, chiamate melanociti, che si trovano sopra lo strato della matrice.
Esistono due tipi di melanina: l'eumelanina, che conferisce il colore scuro, e la feomelanina, che dà colore giallo-rosso.
La scarsa funzionalità dei melanociti, dovuta all’invecchiamento cellulare ma anche a fattori ereditari o ambientali, determina il colore bianco.
Da sempre i capelli sono un simbolo di virilità nell'uomo e di seduzione nella donna.
Nella Bibbia si racconta di Sansone, un eroe la cui forza proverbiale risiedeva proprio nei capelli.
Nella Francia del ‘700, re e nobili usavano indossare elaborate parrucche per testimoniare il proprio potere.
Ancora oggi i capelli sono utilizzati come strumenti di espressione della propria personalità e della propria cultura di appartenenza.
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