Pianista e compositore francese, Georges Bizet nasce a Parigi il 25 ottobre 1838. A 10 anni, Bizet viene ammesso al conservatorio di Parigi. Tra i lavori giovanili c’è la Sinfonia in Do maggiore, una melodia leggera e fresca. Bizet vince, ex equo con Charles Lecocq, il Premio Offenbach. Nel 1857 si aggiudica il prestigioso Prix de Rome e si trasferisce all’Accademia di Francia a Roma. In Italia completa la partitura del Don Procopio. Nel 1860 rientra a Parigi. Comincia per lui un periodo difficile. Il compositore ha difficoltà economiche, un grave problema di salute, e soffre di crisi depressive. Insoddisfazione e insicurezza sono tratti distintivi del suo carattere.

Gli spettacoli lirici degli anni ‘60 hanno poco successo: I pescatori di perle, opera dal sapore esotico del 1863, è piena di enfasi e patetismo. Bizet viene accusato di avere uno stile troppo simile a quello del musicista tedesco Wagner. Nel 1869 si sposa con Geneviève Halévy. Dall’unione nasce il figlio Jacques.Nel 1872, Bizet compone le musiche di scena de L'Arlesiana, un dramma di Alphonse Daudet. Il musicista apprezza l’intensità drammatica del testo. Dalla partitura ricaverà anche una suite per orchestra, che otterrà più successo della messinscena teatrale. Negli ultimi anni della sua vita lavora alla Carmen, opera tratta dall’omonimo racconto di Prosper Merimée.

La prima va in scena il 3 marzo 1875, a Parigi. Lo spettacolo non viene apprezzato: il pubblico non vede di buon’occhio una zingara come protagonista di un’opera lirica, e l’intreccio risulta troppo sensuale. Inoltre la musica, che ricorda quella delle feste popolari, non pare abbastanza colta, e il finale tragico sembra fuori luogo. Bizet muore il 3 giugno 1875 a Bougival, vicino a Parigi. Qualche mese dopo, a Vienna, la Carmen riscuote grandissimo successo.

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