James Watt, inventore e ingegnere scozzese, perfeziona la macchina a vapore, contribuendo in maniera fondamentale alla nascita dell’industria moderna. Watt nasce a Greenock in Scozia il 19 gennaio 1736. Nel 1755 è a Londra, per imparare il mestiere di fabbricante di strumenti scientifici. L’anno seguente torna a Glasgow dove apre un laboratorio presso l’università. Qui entra in contatto con la comunità scientifica scozzese, in particolare con lo scienziato Joseph Black, con cui collabora a numerosi
esperimenti di chimica. Nel 1763 l’università gli chiede di riparare un modello di macchina a vapore, ideato da Thomas Newcomen.
Durante la riparazione, Watt intuisce che la macchina di Newcomen spreca quasi tre quarti dell’energia fornita dal vapore.

Watt, però, comprende come risolvere il problema soltanto due anni dopo: il vapore già utilizzato deve essere ritrasformato in acqua da un condensatore. Così facendo, parte del vapore viene riutilizzato. Watt non possiede il capitale necessario per costruire il modello di macchina a vapore che ha ideato: nel 1768 si rivolge perciò all’industriale John Roebuck, che diventa suo socio e finanziatore. Ma qualche anno dopo Roebuck fallisce. Gli subentra un importante industriale, proprietario di alcune fabbriche di Birmingham: Matthew Boulton. Watt si trasferisce così a Birmingham, dove riesce finalmente a veder realizzato il proprio progetto, che presenta importanti innovazioni tecnologiche. La nuova macchina a vapore consuma meno di un terzo dell’energia richiesta dagli altri modelli, e ha da subito un grande successo. L’invenzione di Watt, rendendo disponibile energia a buon mercato, favorisce lo sviluppo dell’industria in Europa e successivamente in America.

È uno degli elementi che contribuiscono a dare l’avvio alla cosiddetta Rivoluzione industriale, periodo compreso fra il 1760 e il 1830 in cui si registra uno sviluppo produttivo ed economico senza precedenti. A testimonianza dell’apprezzamento del suo lavoro, nel 1785 Watt viene invitato a far parte della Royal Society di Londra. Proprio in onore dell’ingegnere scozzese, Watt diventa il nome dell’unità di misura della potenza, data dall’energia richiesta o consumata ogni secondo. Nel 1800 Watt si ritira a vita privata. Dopo un lungo periodo trascorso viaggiando, muore a Heathfield, nell'agosto 1819, all’età di 83 anni.

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