Martin Heidegger è un filosofo tedesco. È l’autore di Essere e tempo, una delle più importanti opere filosofiche degli ultimi secoli. Martin Heidegger nasce il 26 settembre 1889 a Messkirch, in Germania da una famiglia cattolica di modesta estrazione. Nel 1911 inizia gli studi di Filosofia a Friburgo, dove diventa assistente del filosofo Edmund Husserl. Nel 1923 Heidegger è docente presso l’università di Marburgo dove insegnerà per 5 anni. Nel 1927 dà alle stampe Essere e Tempo, il suo capolavoro.

Il filosofo tedesco, infatti, sostiene che il pensiero contemporaneo è in crisi perché ha smesso di porsi la domanda fondamentale della filosofia, cioè la domanda sull'essere. Cos’è l’essere? Ovvero, a cosa pensiamo quando diciamo che qualcosa è? Secondo Heidegger la risposta alla domanda sull’essere va cercata all’interno della dimensione temporale, che è la dimensione propria dell’uomo. L’uomo infatti nasce e muore, e la sua esistenza è caratterizzata dallo scorrere del tempo.

Ma l’uomo e la filosofia, per Heidegger, fanno un errore, riguardo al tempo. Pensano cioè che l’unico tempo in cui l’essere si manifesta sia il presente. Questo concentrarsi sul presente, porta l’uomo a lasciarsi assorbire dalle occupazioni del quotidiano, le sole ad apparirgli urgenti.

Per Heidegger invece l’uomo deve guardare al futuro, e alla morte che lo aspetta: solo così può recuperare il senso autentico del proprio essere, e considerare nella giusta luce le possibilità che ha di fronte . L'opera Essere e Tempo rimane incompiuta, e ciò ha aperto la strada a molteplici interpretazioni, alcune delle quali vedono Heidegger come un precursore dell’esistenzialismo. Ma lo stesso Heidegger ha sempre sconfessato queste interpretazioni.

Nel 1928 riceve una cattedra a Friburgo.

Nel 1933 in Germania sale al potere il partito nazista di Hitler. Tutti i docenti universitari devono iscriversi al partito se vogliono continuare a insegnare. Molti espatriano. Heidegger, invece, s’iscrive al partito, e diventa rettore a Friburgo. L’anno seguente, però, rinuncia all’incarico di rettore e si ritira a vita privata. Riprenderà l'insegnamento, proibitogli a fine guerra dagli alleati, solo dopo il 1951. Negli ultimi anni della sua vita, Heidegger si accosta all’opera del poeta Friedrich Holderlin, e individua nella poesia l’unico linguaggio che possa condurre all’Essere.

Il 26 maggio 1976, a 86 anni, Heidegger muore nella sua città natale, Messkirch.



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