Con “solare termodinamico” si intende l’insieme delle tecnologie usate per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento dell’energia primaria del sole. Gli impianti solari termodinamici utilizzano sistemi termici a concentrazione formati da specchi e lenti che vengono usati per convogliare i raggi solari su un liquido da riscaldare. Tale liquido prende il nome di fluido termovettore. Riscaldando questo fluido ad una temperatura di circa 600 gradi si ottiene vapore. Il vapore a sua volta mette in moto delle turbine che sono collegate a generatori elettrici. Questi ultimi hanno il compito di trasformare l’energia meccanica della turbina in energia elettrica. Le centrali termodinamiche, ovvero centrali termiche che sfruttano le potenzialità del solare termodinamico, utilizzano un sistema di accumulo termico costituito da due serbatoi di stoccaggio. In questo modo l’impianto può erogare potenza elettrica in maniera costante nell’arco delle 24 ore indipendentemente dalla variabilità della fonte solare, ossia anche di notte o quando il cielo è coperto. L’energia prodotta dalla centrale viene immessa nelle linee di trasmissione elettrica nelle quali la corrente viene trasportata ad alta tensione fino alle cabine di trasformazione. Qui la tensione viene abbassata a livelli idonei per un impiego sicuro, ed erogata all’utenza attraverso le linee di distribuzione a bassa tensione. L’energia elettrica è presente nella maggior parte delle attività umane e trova applicazione sia in ambito industriale che in ambito civile.
Il consumo dell’elettricità avviene infatti attraverso gli elettrodomestici, l’illuminazione, i trasporti, ossia mediante molti degli impieghi energetici quotidiani.

La densità energetica di una centrale dipende dal grado di irraggiamento solare. Nelle aree con un irraggiamento particolarmente elevato si stima che ogni metro quadrato di impianto solare produca in un anno l’equivalente di un barile di petrolio. Il contributo del solare termodinamico ammonta a meno del 2% del consumo energetico globale. Gli Stati Uniti e la Spagna sono i maggiori produttori della tecnologia del solare termodinamico. L’impatto ambientale prodotto dalla costruzione di una centrale solare termodinamica implica l’occupazione di una vasta zona di terreno, determinando scompensi alla fauna locale nonché importanti cambiamenti dal punto di vista paesaggistico. La limitata diffusione del solare termodinamico e gli elevati costi di installazione, rendono questa tecnologia scarsamente competitiva a livello economico rispetto alle fonti energetiche di tipo non rinnovabile.
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