La cucina greca ha origini antiche. La sua storia inizia 25 secoli fa. Il termine gastronomia, che deriva da gastèr, stomaco e da nomos, regola, nasce nella penisola ellenica nel IV secolo a. C., come titolo di un’opera in versi del poeta Archestrato di Gela sull’arte di preparare il cibo. La cucina greca trae molte delle sue caratteristiche dalla conformazione geografica della penisola e dal suo clima mediterraneo. Il terreno montuoso e le scarse precipitazioni sono condizioni ottimali per la coltivazione di piante quali l’olivo e la vite. L’aridità del territorio si presta all’allevamento di capre e pecore, animali perfettamente adattabili al clima spesso torrido della regione. Le zone costiere, poi, sono una riserva naturale di pesce. Tutti questi prodotti, combinati tra loro, sono la base di quella che viene definita dieta mediterranea.

Pomodori, legumi, cetrioli, peperoni, cipolle e olive sono serviti nell’insalata horiátiki, insaporita con olio d’oliva e con il classico formaggio greco, la feta, ottenuto con latte di pecora e di capra. Sono molto noti poi la mousakás, uno sformato di melanzane, besciamella e carne tritata; i souvlaki, spiedini di carne di agnello o maiale; e i dolmádes, involtini di foglie di vite o cavolo ripieni di carne e riso. Caratterizzato da un sapore particolare e molto utilizzato è lo yogurt locale. Viene usato come condimento, insieme a noci e miele, oppure con cetriolo, aglio e olio in una salsa chiamata tzatzíki. Nelle aree vicine al mare, il pesce è uno dei piatti principali. Generalmente viene fritto insieme a polipi e gamberetti. I dolci invece sono un’eredità della dominazione turca, durata dal XV al XIX secolo. Sono per lo più preparati con pasta sfoglia, cannella, mandorle, noci e miele. L’esempio più classico è il baklavá.

Secondo gli studiosi la dieta mediterranea è molto salutare. Frutta e verdura fresche contengono sostanze antiossidanti che contrastano l’invecchiamento cellulare. L’olio d’oliva è un condimento facilmente digeribile, che previene l’insorgere di malattie cardiache. Il pesce, poi, è una fonte di grassi, chiamati omega 3, che apportano benefici alla circolazione sanguigna.Per molti Greci il pasto rappresenta un momento di convivialità. La loro giornata è spesso scandita da rituali come la degustazione di ouzo, aperitivo all’anice, e il caffè greco, accompagnato da un bicchiere d’acqua, per colazione.

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