Tokyo è la capitale del Giappone. Nel XVII secolo, Tokyo è un piccolo villaggio costiero, chiamato Edo, che si affaccia sulla baia di Honshu. Ma nel 1603 Edo viene scelta come dallo Shogun Tokugawa Ieyasu come propria sede. Lo Shogun, in quest’epoca, è la massima autorità politica del Giappone: gestisce il potere, mentre l’imperatore risiede a Kyoto e ha solo un ruolo di rappresentanza. Tokugawa Ieyasu fa ricostruire il castello di Edo e impone ai funzionari politici di trasferirsi nella cittadina. Edo diventa presto un centro nevralgico dell’economia e della politica. Vengono costruite 5 grandi strade che da Edo attraversano tutto il Giappone.

Tra il XVII e il XIX secolo la popolazione passa a oltre 1 milione di abitanti. Una classe borghese molto dinamica è in rapida ascesa. Il quartiere delle geishe, Yoshiwana, diviene il fulcro della vita notturna. Fiorisce lo stile pittorico dell’Ukiyo-e, ovvero “immagini del mondo fluttuante”. Nel 1868 l’imperatore Meiji abolisce la carica di Shogun, e trasferisce a Edo la residenza imperiale. La città diviene capitale ed è ribattezzata Tokyo, ovvero “capitale orientale”. Tokyo infatti si trova più a est della vecchia capitale Kyoto. Il 1° settembre del 1923 Tokyo è rasa al suolo da un terremoto che provoca più di 100.000 morti.

La ricostruzione cancella le tradizionali case di legno con le porte in carta di riso: si costruiscono edifici di stile occidentale, in muratura e cemento. Il 18 aprile 1942, durante la Seconda guerra mondiale, gli USA bombardano Tokyo. La città esce devastata dai raid aerei. La ricostruzione post-bellica avviene secondo i più moderni criteri urbanistici. Dopo la sconfitta del Giappone nel ‘45, truppe statunitensi occupano la città fino al 1952. L’occupazione segna per sempre la società giapponese: il Paese del Sol levante diventa il più occidentale dell’Asia, e Tokyo la capitale più occidentale dell’Estremo Oriente.

Nel 1968 il Giappone è l’unico Paese asiatico coinvolto dal movimento studentesco che investe Stati Uniti ed Europa. In ottobre le agitazioni toccano l’apice: studenti e operai assaltano il Parlamento. Seguono 3 giorni di guerriglia urbana tra studenti e polizia. Negli anni ’80 Tokyo si afferma come una delle capitali finanziarie del pianeta, sede della più importante Borsa asiatica. Anche a causa di una densità di oltre cinquemila abitanti per km2, il prezzo degli immobili raggiunge livelli vertiginosi: il quartiere Ginza arriva a valere quanto l’intera California.

Tuttavia, negli anni Novanta, il mercato immobiliare cala a picco, innescando una gravissima crisi economica: molti manager si suicidano, altri diventano homeless. Dal 2000 Tokyo è in forte ripresa e si arricchisce di audaci opere architettoniche, segno del ruolo che il Paese occupa nel mondo. Le vie di Tokyo non hanno nome né numero civico. È considerata la capitale mondiale dell’elettronica. Non esistono opere architettoniche anteriori al XVIII secolo.
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