Fisico italiano e Premio Nobel, Enrico Fermi può essere considerato il padre della fisica nucleare per le sue scoperte sui neutroni e la radioattività. Enrico Fermi nasce il 29 settembre 1901 a Roma. Si appassiona alla fisica già da bambino. Nel 1918 entra alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Si laurea nel 1922 con una tesi sulla diffrazione dei raggi X. Fermi continua la specializzazione a Gottinga, in Germania, con il fisico Max Born. Nel 1925 si sposta a Leida, dove incontra fra gli altri Albert Einstein. Dal 1927 al 1938 occupa la prima cattedra italiana di fisica teorica all’Università di Roma. Il maggior contributo dello scienziato alla fisica quantistica è la cosiddetta statistica di Fermi-Dirac del 1926. Questa teoria descrive il comportamento di un tipo di particelle, che proprio in onore di Fermi sono chiamate fermioni. Negli anni trenta Fermi si circonda di giovani laureati, tra cui Amaldi, Pontecorvo, Rasetti, Segrè e Majorana. Sono i Ragazzi di via Panisperna, un gruppo di scienziati che prende il nome dalla via dell'Istituto di fisica di Roma.

I Ragazzi di via Panisperna conducono i primi esperimenti sulla fisica nucleare. La scoperta dei neutroni lenti, quelli che urtando contro un atomo di idrogeno diminuiscono la loro velocità, fa crescere l'efficaica della radioattività artificiale, quella cioè ottenibile in laboratorio. Alcuni collaboratori ebrei del fisico, preoccupati per le leggi razziali emanate da Mussolini nel 1938, lasciano l’Italia. Anche la moglie di Fermi, Laura Capon, è ebrea. Lo scienziato, dopo aver ritirato il Nobel per la Fisica a Stoccolma, fugge a New York. In America insegna fisica alla Columbia University e comincia a lavorare sulla scoperta dei fisici Hahn e Strassman, la fissione nucleare, cioè la rottura dell’atomo, a seguito del bombardamento di un neutrone, che porta a una reazione a catena con un rilascio di grandi quantitativi di energia. Fermi informa le autorità militari delle potenziali applicazioni belliche della fissione.

Nel settembre del 1942 nasce il Manhattan District, un progetto del governo americano creato per gestire le scoperte sul nucleare. Fermi diventa uno dei maggiori consulenti del gruppo e progetta la pila atomica. La prima reazione a catena controllata viene avviata con successo il 2 dicembre 1942. Nel 1944 proseguono le ricerche del progetto Manhattan a Los Alamos, nel New Mexico. Nel luglio del 1945 esplode il primo ordigno nucleare nel deserto di Alamogordo. Subito dopo la guerra, Fermi diventa direttore dell’Istituto di Fisica di Chicago. Nel 1946 viene insignito della medaglia al merito dal congresso americano. Enrico Fermi muore il 29 novembre 1954 a Chicago, all’età di 53 anni. Lo scienziato ha sempre considerato la scoperta del nucleare come inevitabile nella storia dell’uomo. Solo dopo il bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki, Fermi si dichiara apertamente contrario a ulteriori sviluppi del nucleare in campo bellico.

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